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Green pass, al porto di Trieste sgomberato varco 4. Ancora disordini in città. VIDEO

Cronaca
©Ansa

Tre feriti tra le forze dell'ordine. Poco dopo le 8 di questa mattina la polizia ha iniziato le operazioni. I manifestanti inizialmente hanno rifiutato di spostarsi dallo scalo e sono stati azionati gli idranti. Poi gli agenti hanno incominciato con piccole cariche avanzando progressivamente. Le contestazioni sono proseguite nelle vie del centro durante la giornata. L'ex portavoce della protesta, Stefano Puzzer: sciopero prolungato fino al 21 ottobre. Poi annuncia: sabato 23 incontriamo Patuanelli

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Ancora disordini e tafferugli in serata in un'area non distante dal varco 4 del porto di Trieste - cuore delle proteste dei giorni scorsi contro il Green pass -  tra un gruppo di manifestanti e le forze dell'ordine, dopo che i primi hanno tentato di riprendere la posizione sgomberata in mattinata. Sono stati azionati idranti e lacrimogeni (LE FOTO). Lo riporta il sito locale TriestePrima. Contro il blocco della polizia  sono stati lanciati fumogeni e bottiglie di vetro. Inoltre sono state bloccate alcune strade con cassonetti. La polizia - riporta il giornale online - avrebbe arrestato un manifestante. Nel frattempo il varco 4 è rimasto bloccato e diversi sono i mezzi pesanti ancora in coda. Il varco è stato sgomberato oggi dopo diverse ore dalla polizia, ma le contestazioni continuano in città. Il bilancio dei disordini del mattino al Porto, secondo la Questura, è di cinque persone denunciate, tre poliziotti feriti non in modo grave. Stefano Puzzer, il portavoce dimissionario del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste, ha annunciato che lo sciopero sarà prolungato fino al 21 ottobre. E, dalla testa del corteo, ha detto: "Vediamo se hanno il coraggio di caricarci anche in Piazza Unità d'Italia". In serata ha annunciato: "Sabato 23 incontriamo il ministro Patuanelli".

Lo sgombero

La giornata è iniziata con i manifestanti che, questa mattina, hanno atteso i poliziotti seduti, lungo la strada, intonando cori come "La gente come noi non molla mai" e "Libertà". Gli agenti sono arrivati poco dopo le 8 e sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa. Un funzionario ha più volte invitato i presenti a disperdersi "in nome della legge". Poi sono stati azionati gli idranti. Una volta chiusi gli idranti, i manifestanti si sono seduti nuovamente tenendosi per mano o abbracciandosi, mentre i mezzi della Polizia hanno avanzato lentamente. Successivamente gli agenti hanno iniziato alcune cariche e hanno continuato a procedere metro su metro, a fisarmonica, avanzando e poi fermandosi per alcuni secondi, continuando a spingere i presenti lontano dal varco verso l'area del parcheggio. Uno dei partecipanti ha avuto un lieve malore.

Le proteste in città

Le proteste, però, sono continuate, con i partecipanti che si sono sparpagliati sui Campi Elisi, dove gli agenti hanno usato nuovamente gli idranti e lanciato fumogeni. I no pass si sono poi riorganizzati in un corteo che ha raggiunto Piazza Unità d'Italia per poi proseguire per le vie del centro. Il traffico lungo le Rive è stato bloccato dalle forze dell'ordine. In Piazza Unità d'Italia almeno 2mila persone, seguendo le indicazioni di Puzzer, si sono sedute a terra e sono rimaste in completo silenzio. "Noi siamo pacifici e dobbiamo rimanere pacifici fino alla fine: abbiamo diritti da far rispettare, ma non con la forza come ci hanno mostrato stamattina - ha detto Puzzer, parlando alla folla - C'erano famiglie, bambini. Ci hanno attaccato e non ho parole, non me lo sarei mai aspettato. Lacrimogeni sono finiti anche dentro una scuola. Aspettiamo gli altri nostri fratelli, e restiamo seduti. Stiamo tranquilli. Noi non molliamo".

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Attività del porto rallentata

I disordini hanno causato un rallentamento dell''attività portuale di Trieste. I manifestanti che sono stati allontanati dal varco 4 in alcuni casi hanno bloccato la viabilità di diverse strade. È il caso dei Campi Elisi sulla direzione che porta fuori città, dove si è formata una lunga fila di camion in attesa di entrare in porto attraverso uno dei varchi.

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Un momento dello sgombero del varco 4 del porto di Trieste - ©Ansa