I lavoratori dello scalo marittimo sono pronti alla mobilitazione contro l'obbligo del certificato verde, che scatta dal 15 ottobre. Ma Valenti avvisa: la protesta "si configura come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile". No alla manifestazione dal presidente del porto: "È l'antitesi di quello che noi garantiamo al mercato, ossia pianificazione e attendibilità"
A meno di 24 ore dall'introduzione dell'obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro, il Coordinamento lavoratori portuali di Trieste ha confermato, in protesta, il "blocco a oltranza" dello scalo marittimo. La comunicazione è arrivata dopo che, in giornata, erano circolate voci sulla possibilità di limitare la manifestazione anti-certificazione del 15 ottobre. "Nessuna proroga. Tutto il resto sono fake news", scrive su Facebook il Coordinamento (LE AZIENDE CHE PAGANO I TAMPONI AI DIPENDENTI - GREEN PASS, LE REGOLE NEL MONDO - CHI DEVE CONTROLLARE - LE FAQ). Ma il prefetto locale, Valerio Valenti, avvisa: la manifestazione "si configura come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile" come reato.
"Rischio denuncia per gli organizzatori"
Il blocco annunciato, spiega Valenti, è "una manifestazione presentata come sciopero. Non è stata convalidata dalla Commissione di Garanzia, quindi è una manifestazione non autorizzata che impedisce l'accesso dei lavoratori al porto e blocca l'attività. Si configura cioè come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile". E precisa che per questo reato "non è previsto l'arresto, ma una denuncia per gli organizzatori". Infine, Valenti auspica che "non si verifichino incidenti", e in proposito "ci sarà una presenza adeguata" e "rafforzata delle forze dell'ordine" (GREEN PASS E TRASPORTI, RISCHIO CAOS).
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Il presidente del porto: "Lo scalo non si tocca, no al blocco"
Sulla protesta parla anche il presidente del porto di Trieste, Zeno D'Agostino. "A chi mi ha dato del traditore degli interessi dei portuali, rispondo dicendo che il porto non si tocca, è il valore supremo che dobbiamo garantire". E aggiunge: "Vorrei vedere chicchessia nel mio ruolo accettare il blocco a oltranza. Un'ipotesi che è l'antitesi di quello che noi garantiamo al mercato: pianificazione e attendibilità".