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Pordenone, professoressa no vax si licenzia: “Sono contraria al Green Pass"

Cronaca
©Getty

Dopo 17 anni la docente Francesca Del Santo lascia la cattedra di biologia all'Ipsia di Sacile. Attivista no vax, è tra i promotori delle manifestazioni contro i vaccini anti Covid in Friuli-Venezia Giulia. Intanto, tra sospensioni e licenziamenti, in Alto Adige a rischio l'anno scolastico

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“Uccidiamo come un virus, divoriamo il pianeta come un tarlo e tutto questo è per lui solo e sempre: il dio denaro”: è il ritornello di “Come un virus”, uno dei testi scritti e cantati da Francesca Del Santo. Ha lavorato per 17 anni come professoressa di biologia all’Ipsia “Della Valentina” di Sacile, in provincia di Pordenone, e ora ha deciso di licenziarsi. 

Una scelta etica

Attivista no vax della prima ora, ha preferito perdere il lavoro piuttosto che adeguarsi all’obbligo del Green Pass. “Il vaccino non può essere imposto”, ha dichiarato al Messaggero veneto, “non navigo nell’oro e non ho rendite. Mi mancheranno molto gli studenti ma la priorità è quella di una scelta etica. Credo fermamente che debba essere garantita la libertà di opinione e scelta”. L’ex professoressa ha già partecipato nei giorni scorsi alle proteste pacifiche contro le misure adottate dal governo che si sono tenute alla stazione ferroviaria di Pordenone, ed è tra i principali promotori di quella che si terrà sabato prossimo ancora in Friuli-Venezia Giulia.

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A rischio le lezioni in Alto Adige

“La coerenza è una virtù”, ha continuato Del Santo che oltre al vaccino si rifiuta di sottoporsi anche al tampone, “Non sopporto i ricatti sulla salute. Mi appello ai diritti della Costituzione e alla salute. Credo fermamente che debba essere garantita la libertà di opinione e scelta”. Un fenomeno, quello del licenziamento volontario, tutt’altro che isolato. In Alto Adige sono almeno 20 gli insegnanti che al momento del ritorno in classe (in provincia di Bolzano sono i primi in Italia) hanno scelto di lasciare il lavoro. Oltre a questi, i 58 docenti sospesi perché ancora privi di Green Pass stanno mettendo a rischio l’avvio dell’anno scolastico.

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