Medico e filantropo, nel 1994 aveva fondato l'associazione umanitaria, insieme alla moglie Teresa Sarti. La presidente di Emergency: "Lasciateci riprendere dal dolore". La figlia Cecilia: "Morto mentre ero a salvare vite, come lui mi aveva insegnato"
Gino Strada, fondatore di Emergency, è morto oggi, venerdì 13 agosto, mentre si trovava in Normandia. Medico e filantropo (LA SUA FOTOSTORIA), aveva 73 anni e soffriva di problemi di cuore. Strada aveva fondato l'associazione umanitaria nel 1994, a Milano, insieme alla moglie Teresa Sarti. "La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore". E' il primo commento della presidente di Emergency, Rossella Miccio dopo la morte di Strada. La Ong in un messaggio si Facebook ha scritto: "Tra i suoi ultimi pensieri, c'è stato l'Afghanistan, ieri. È morto felice. Ti vogliamo bene Gino. Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano" (IL CORDOGLIO SUI SOCIAL).
Cecilia Strada: "Morto mentre ero a salvare vite come mi aveva insegnato"
"Amici, come avrete visto il mio papà on c'è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere... beh, ero qui con la ResQ - People saving people a salvare vite. E' quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre", scrive su Facebook Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, e a sua volta ex presidente dell'Ong. "Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo", conclude.
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Chi era Gino Strada
Nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948, all'anagrafe Luigi, Strada si era laureato in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano nel 1978, per poi specializzarsi in Chirurgia d'Urgenza. Nel 1988 si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Tra il 1989 e il 1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina. Da questa esperienza nasce Emergency. L'associazione umanitaria internazionale impegnata nella riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo dalla sua fondazione nel 1994 ha fornito assistenza gratuita a milioni di pazienti.
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Il cordoglio di Mattarella
Immediate le reazioni dopo la notizia della morte del fondatore di Emergency. In una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio: "Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell'umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l'altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo".
Le parole di Draghi e Speranza
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha appreso con tristezza della scomparsa: "Strada ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo", si legge in una nota di Palazzo Chigi. "L'associazione "Emergency", fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo". Il ministro della Salute Roberto Speranza su Twitter ha scritto: "Difendere l'uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on".
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Sala: "In giugno avevo celebrato il suo matrimonio"
"Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano". Così il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda su Instagram il fondatore di Emergency. "Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai", aggiunge Sala.