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Unesco, a Firenze S. Miniato e piazzale Michelangelo diventano patrimonio dell'umanità

Cronaca
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Nella lista di beni difesi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite - che ha esteso l'area del centro storico del capoluogo toscano - entrano anche la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Giardino delle Rose e quello dell'Iris. Il sindaco Nardella: "Una giornata storica. È un successo di tutta la città e dei fiorentini". Nell'elenco da oggi anche i portici di Bologna

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L'Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il Giardino delle Rose e quello dell'Iris, diventano patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. L'estensione dell'area del centro storico di Firenze, già contemplata, è stata oggi ratificata dall'Unesco durante la 44esima sessione del Comitato del patrimonio mondiale svoltasi online da Fuzhou (Cina). "Una giornata storica. Abbiamo dimostrato lo straordinario valore di quest'area della città", ha dichiarato il sindaco Dario Nardella. Sempre oggi, anche i portici di Bologna sono entrati a far parte della rinomata World Heritage List, la lista di beni difesi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. A dare la notizia ai bolognesi è stata la stessa Unesco anche su Twitter. Borgonzoni: “I Portici trovano il posto che spetta loro” (PATRIMONI UNESCO, LA CLASSIFICA).

Nardella: “È un successo di tutta la città e dei fiorentini”

Nardella per primo, insieme a Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, aveva annunciato la volontà di chiedere l'inclusione di questa porzione di città all'interno del “cuore” del patrimonio di rilevanza mondiale. “San Miniato e tutta la zona della riva sinistra dell'Arno - ha detto Nardella - la splendida veduta dal piazzale, i giardini, le rampe recentemente restaurate e riportate all'originaria bellezza, saranno da oggi annoverate tra le meraviglie del mondo al pari del centro storico cittadino. In tutto Firenze vanterà oltre 530 ettari di zone di inestimabile valore artistico, storico, ambientale. Grazie a quanti hanno creduto fin dall'inizio in questo esito e hanno lavorato senza sosta per arrivarci e in particolare a Carlo Francini, responsabile sito Unesco del Comune". Per il sindaco "è un successo di tutta la città e dei fiorentini ed è il frutto di tutti gli sforzi di questi sette anni: la pedonalizzazione del Piazzale, il recupero delle rampe del Poggi e delle splendide fontane, il restauro delle scalinate di San Miniato e gli interventi sul cimitero delle Porte Sante. Abbiamo restituito dignità e bellezza ad una porzione dell'immenso patrimonio di Firenze ed oggi il mondo intero ce lo riconosce". L'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Tommaso Sacchi ha parlato di "grande gioia per Firenze".

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L'Unesco a Bologna su Twitter: "Bravo!"

“Breaking! The Porticoes of Bologna, Italy, just inscribed on the Unesco World Heritage List! Bravo!”. Ha scritto così l’Unesco direttamente dal proprio profilo Twitter annunciando l’iscrizione dei Portici di Bologna nella lista dei patrimoni dell’umanità con tanto di plauso all’italiana: “Bravo!”. La lista è composta da circa 1.135 siti e l’Italia è il Paese che detiene il record di più siti al mondo nel proprio territorio.

Borgonzoni: "I Portici trovano il posto che spetta loro"

“I Portici di Bologna sono patrimonio dell'umanità. Con il riconoscimento di oggi, l'Italia ottiene il terzo sito in questa sessione Unesco”, ha annunciato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, durante la seduta del 44/0 Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Fuzhou, in Cina. “Grazie all'impegno e lavoro degli uffici del MiC, della diplomazia, dell'assessore Orioli con gli uffici del comune – ha continuato Borgonzoni - Bologna e i suoi Portici trovano il posto che spetta loro. Sono doppiamente entusiasta, sia per il riconoscimento ottenuto dopo l'impegnativo lavoro che seguo ormai da anni, sia perché Bologna è la mia città”.

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