Sono 18 milioni i cittadini completamente immunizzati. Prosegue il calo dei contagi: 389 casi in 24 ore con tasso di positività allo 0,5%, 28 decessi. Giù terapie intensive (-5 ) e ricoveri ordinari (-20). Dal 28 giugno tutta l'Italia è in zona bianca, stop alle mascherine all'aperto (tranne in caso di assembramenti). Timori per la variante Delta, Sileri: "Forse servirà rimodulare Green Pass rilasciandolo solo dopo la seconda dose"
Vaccini a San Marino, niente Green Pass Ue dopo Sputnik
I cittadini della Repubblica di San Marino che hanno ricevuto il siero anti-Covid Sputnik per ora non possono beneficiare dei benefici del Green Pass europeo poiche' il farmaco non è approvato dall'Ema. "Riteniamo che la politica non dovrebbe interferire con le questioni derivanti dai vaccini e dalla libertà di movimento e che l'OMS dovrebbe garantire la libertà di movimento a tutte le persone, che vivono nei paesi ricchi e poveri, che sono state vaccinate, qualunque sia il vaccino che hanno usato". Lo ha affermato il segretario di Stato alla sanità e sicurezza sociale di San Marino Roberto Ciavatta, intervenendo oggi al meeting online dei piccoli paesi d'Europa. "Chiunque si sia vaccinato, con qualsiasi vaccino, e abbia sviluppato anticorpi - ha sottolineato - deve godere della massima libertà di movimento, senza richieste di tamponi o di isolamenti preventivi. In caso contrario - ha concluso - l'intera campagna vaccinale globale sarà contraddittoria al servizio degli interessi di alcune aziende farmaceutiche".
Vaccini, Umbria anticipa seconde dosi contro variante delta
Via libera del Comitato tecnico scientifico della Regione Umbria alla somministrazione a 21 e 28 giorni della seconda dose dei vaccini contro il Covid di Pfizer e Moderna e AstraZeneca a partire dalla nona settimana per contenere la variante delta del virus. Lo ha reso noto la Regione. Le forniture - viene spiegato in una nota della stessa Regione - copriranno solo le seconde dosi e "non potendo più dare appuntamenti per le prime somministrazioni fino a nuove comunicazioni sulle forniture", è stato deciso di utilizzare tutto il vaccino Pfizer e Moderna che sarà inviato settimana per settimana, per coprire le seconde dosi già programmate anticipandole dove possibile per completare l'immunizzazione della popolazione in base alle priorità. Inoltre, avendo ricevuto già tutti i vaccini AstraZeneca previsti per la fornitura di luglio, è stato deciso di anticipate alla nona settimana la seconda dose programmata inizialmente all'undicesima.
Scuola e Covid, Bianchi: su edilizia non aspettiamo Pnrr, già investito
"Voglio precisare che per quanto riguarda ad esempio l'edilizia, non stiamo aspettando il Pnrr come si aspetta la manna. Abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo nei cassetti e stiamo mettendo mano al consolidamento dell'edilizia. Sembra che stiamo qui a discutere e poi arrivera'. No, abbiamo già messo in movimento una circolazione enorme di risorse". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo al webinar di Vita non profit dal titolo 'Che cosa serve alla scuola: priorità imprescindibili'." Inoltre, ha spiegato: "Abbiamo molto chiaro questo principio: non dobbiamo solo intervenire su un argomento o su un altro, ma ritrovare la coerenza della scuola nella nostra società in cambiamento".
Vaccino anti Covid, AstraZeneca: terza dose aumenta 6 volte anticorpi
"Una terza dose di Vaxzevria somministrata almeno 6 mesi dopo una seconda dose, ha aumentato di sei volte i livelli anticorpali e mantenuto la risposta delle cellule T. Una terza dose ha anche determinato una maggiore attività neutralizzante contro le varianti Alpha (B.1.1.7, 'Kent'), Beta (B.1.351, 'Sudafricana') e Delta (B.1.617.2, 'Indiana')". Così in una nota AstraZeneca. L'analisi includeva volontari di età compresa tra 18 e 55 anni che erano stati arruolati negli studi e avevano ricevuto una dose singola o due dosi di vaccino COVID-19 AstraZeneca.
Covid Calabria, 7 contagi, terzo giorno senza vittime
Sette nuovi contagi da Covid 19 e nessuna vittima per il terzo giorno consecutivo in Calabria. Restano 1.021 le vittime registrate nella regione dall'inizio della pandemia. Pochi i tamponi eseguiti 1.021 con un Rt pari a 0,69. Salgono di 2 unità i ricoveri nei reparti di cura (66), mentre resta stabile il dato delle terapia intensive (6). Gli attualmente positivi diminuiscono di 64 (5.445) e ci sono 66 persone che abbandonano l'isolamento domiciliare (5.373). I guariti in più sono 71 (62.243). In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti è pari a 927.962 e le persone risultate positive al Coronavirus sono 68.912. Questi sono i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali della Regione Calabria. Territorialmente, dall'inizio dell'epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro: casi attivi 177 (15 in reparto, 2 in terapia intensiva, 160 in isolamento domiciliare); casi chiusi 10068 (9925 guariti, 143 deceduti); Cosenza: casi attivi 4684 (25 in reparto, 3 in terapia intensiva, 4656 in isolamento domiciliare); casi chiusi 18318 (17762 guariti, 556 deceduti); Crotone: casi attivi 54 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 51 in isolamento domiciliare); casi chiusi 6503 (6403 guariti, 100 deceduti); Reggio Calabria: casi attivi 341 (20 in reparto, 1 in terapia intensiva, 320 in isolamento domiciliare); casi chiusi 22747 (22414 guariti, 333 deceduti);Vibo Valentia: casi attivi 68 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 65 in isolamento domiciliare); casi chiusi 5489 (5397 guariti, 92 deceduti.
Covid Abruzzo, oggi 1 nuovo positivo e 37 guariti
Solo 1 positivo (di 56 anni della provincia di Teramo) al Covid registrato oggi in Abruzzo, che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 74762. Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nessun nuovo caso e resta fermo a 2512. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 71257 dimessi/guariti (+37 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 993 (-32 rispetto a ieri). 26 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 1 (invariato rispetto a ieri con nessun nuovo ingresso) in terapia intensiva, mentre gli altri 966 (-36 rispetto a ieri) con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 840 tamponi molecolari (1183569 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 225 test antigenici (505811). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.09 per cento.
Covid San Marino, zero casi dopo evento test in discoteca
Zero contagi di coronavirus, per ora, a circa dieci giorni dall'evento 'The vibe is on' in discoteca a San Marino con 2.600 persone. La serata, organizzata dalla Segreteria di Stato per il Turismo di San Marino e dal Gruppo Musica di Riccione con l'obiettivo di testare la possibilità di organizzare grandi manifestazioni in sicurezza, si è tenuta il 19 giugno scorso e stando ai dati non ci sarebbero stati contagi. La Segretaria al Turismo sammarinese comunica che "al momento risultano essere zero i casi di contagio registrati tra le persone appartenenti al campione, formato nello specifico da 212 cittadini sammarinesi, 139 membri del personale e altri soggetti provenienti da varie parti d'Italia, come Pesaro, Firenze, Modena, Padova. Tutti loro erano stati preventivamente coinvolti dall'organizzazione e invitati e a fornire, nel pieno rispetto della privacy, indicazioni sul loro stato di salute a sei giorni di distanza dall'evento". Un risultato che nelle intenzioni degli organizzatori, ma soprattutto in vista delle riaperture delle discoteche in Italia, potrebbe portare ad un "moderato ottimismo". "La campagna di monitoraggio proseguirà anche nei prossimi giorni con l'obiettivo di restituire un quadro preciso e attendibile circa lo svolgimento della manifestazione", conclude la nota.
Vaccini in Serbia, in arrivo altre 85.410 dosi Pfizer
Una nuova fornitura di vaccino anticovid Pfizer-BioNTech è giunta oggi in Serbia. Nel darne notizia, i media riferiscono che si tratta di 85.410 dosi, delle quali 83.070 relative a scadenze contrattuali con il gruppo farmaceutico, e 2.340 nell'ambito di un accordo con l'Austria. Oltre a Pfizer-BioNTech, in Serbia si somministrano AstraZeneca, Sputnik V e Sinopharm, con grande prevalenza degli ultimi due.
Covid, vaccini per ragazzi dai 12 anni in su in Trentino
Da domani sera alle 23 in Trentino potranno prenotare la vaccinazione anti Covid-19 tutti i ragazzi dai 12 anni compiuti in su (nati dal 2005 al 2009). Le prenotazioni, precisa l'Azienda sanitaria sui propri canali social, dovranno esser fatte tramite il Centro di prenotazione unico online
Covid, risposta anticorpale nei bimbi è maggiore degli adulti
I bambini affetti da forme lievi di Covid-19 sviluppano una risposta anticorpale maggiore e più duratura di quella degli adulti. È quanto emerge da uno studio dei Ricercatori dell'Università degli Studi di Padova e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera di Padova, la Fondazione Penta Onlus e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che dimostra come in soggetti asintomatici o lievemente sintomatici, la risposta anticorpale contro Sars-CoV-2 dei bambini è superiore e più duratura rispetto agli adulti. In particolare, i bambini di età compresa tra 0 e 3 anni sono in grado di sviluppare titoli anticorpali neutralizzanti 7-8 volte superiori a quelli osservati nella popolazione adulta, fino a 7-8 mesi dall'avvenuta infezione. Studi clinici riportati in letteratura dimostrano che la presenza di elevati titoli anticorpali riduce le probabilità di contrarre nuovamente la malattia. Pertanto la superiore risposta anticorpale pediatrica descritta dai ricercatori padovani rende plausibile l'ipotesi che i bambini siano maggiormente protetti rispetto agli adulti, nell'eventualità di una seconda esposizione al virus. Lo studio ha coinvolto 57 famiglie colpite da Covid 19 durante la prima ondata della pandemia ed assistite dall'Azienda Ospedaliera-Università di Padova, nell'ambito del programma di follow up a lungo termine per famiglie. La quantificazione degli anticorpi neutralizzanti è stata resa possibile grazie ad un test sperimentale messo a punto dai virologi dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. L'analisi dei dati è stata curata dai ricercatori dell'area di Immunologia Clinica e Vaccinologia del Bambino Gesù, guidati dal prof. Paolo Palma.
Covid, il virus non influisce su successo fecondazione assistita
L'essersi ammalati di Covid non influisce sulle probabilità di successo di un trattamento di fecondazione assistita: lo ha verificato uno studio condotto in 11 cliniche spagnole del gruppo Ivi, presentato al congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre) dal gruppo coordinato da Maria Cruz Palomino. Nella ricerca sono stati monitorati, tra maggio e giugno 2020, i livelli dell'ormone antimulleriano (Amh, che rileva le dimensioni della riserva di ovociti) delle pazienti delle strutture, un parametro che viene usato per prevedere la risposta delle donne alla stimolazione della fecondazione assistita. "In generale i dati non hanno mostrato variazioni nei livelli di ormone antimulleriano prima e dopo l'infezione da SarsCov2 - commenta Palomino - e possiamo quindi desumere che le probabilità di successo del trattamento di fecondazione assistita rimangano intatte". I risultati hanno mostrato un leggero calo dei livelli di Amh nelle donne che dovrebbero rispondere normalmente al trattamento, ma "niente che possa compromettere la riserva ovarica, né che possiamo attribuire al coronavirus". Questi risultati riflettono quelli di un altro studio condotto a Wuhan, in Cina, che ha rilevato concentrazioni di ormoni sessuali e di Amh nelle donne malate di Covid non diversi da quelli delle altre del gruppo di controllo.
Vaccini anti Covid, Oxford: rinvio richiamo rafforza effetto AstraZeneca
Il rinvio dell'intervallo fra prima e seconda dose dei vaccini anti Covid elaborati dall'Università di Oxford e prodotti da AstraZeneca fino a un massimo di ben 45 settimane non solo non incrementa il rischio di stimolare le varianti del virus, ma rafforza l'impatto immunitario e l'efficacia dell'antidoto. Lo conferma un nuovo studio aggiornato reso noto dallo stesso ateneo britannico: studio che di fatto indica come vincente la scelta fatta dal governo di Boris Johnson e dai maggiori consulenti scientifici del Regno di allungare fin da subito l'intervallo tra prima e seconda dose vaccinali rispetto alle 11-12 settimane inizialmente consigliate. L'intervallo più lungo garantisce "un sostanziale incremento" della presenza di anticorpi nelle persone e dell'impatto del vaccino, ha sottolineato il professor Andrew Pollard, responsabile dello sviluppo del siero, illustrando la nuova ricerca prima della sua pubblicazione. Si tratta di una "risposta rassicurante anche per quei Paesi che sono alle prese con i problemi di una limitata fornitura iniziale di vaccini", ha aggiunto. "La risposta immunitaria dopo la seconda dose è stata eccellente anche dopo 10 mesi dalla prima", gli ha fatto eco la professoressa Teresa Lambe, una delle responsabili di quest'ultima ricerca, rimanendo per ora prudente invece sull'utilità successiva d'un terzo richiamo più direttamente tarato sulla variante Delta o su altre mutazioni recenti dei virus, pur senza escluderla.
Covid e terapia domiciliare, domani sit-in davanti sedi Rai
L'Unione per le Cure e i Diritti e le Libertà, associazione di cittadini a supporto del Comitato Cura Domiciliare Covid 19, ha organizzato per il 29 giugno, alle ore 18, presidi simultanei all'esterno delle sedi regionali Rai per chiedere conto dell'omessa trattazione del tema delle cure domiciliari precoci da parte della televisione pubblica. Lo rende noto un comunicato. L'iniziativa è stata comunicata a tutta la dirigenza Rai, partendo dal presidente Foa. Il servizio pubblico, proprio nella sua declinazione naturale - sottolineano gli organizzatori - dovrebbe garantire la libera informazione e raccontare agli italiani ogni singolo aspetto rilevante, garantendo pluralismo e diritto di replica, a maggior ragione in una situazione come quella che stiamo vivendo da oltre un anno. "Nonostante i ripetuti inviti e comunicati stampa inviati dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19, relativamente a tutto il lavoro svolto dai medici del Comitato e dal gruppo #terapiadomiciliarecovid19inogniregione, che su Facebook ha raggiunto mezzo milione di iscritti, salvo rarissime occasioni, non abbiamo mai ricevuto alcun riscontro da parte delle redazioni Rai nazionali", scrive nella nota il presidente dell' Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, l'avvocato napoletano Erich Grimaldi.
Covid, risposta anticorpale nei bimbi è maggiore degli adulti
I bambini affetti da forme lievi di Covid-19 sviluppano una risposta anticorpale maggiore e più duratura di quella degli adulti. È quanto emerge da uno studio dei Ricercatori dell'Università degli Studi di Padova e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera di Padova, la Fondazione Penta Onlus e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che dimostra come in soggetti asintomatici o lievemente sintomatici, la risposta anticorpale contro Sars-CoV-2 dei bambini è superiore e più duratura rispetto agli adulti. In particolare, i bambini di età compresa tra 0 e 3 anni sono in grado di sviluppare titoli anticorpali neutralizzanti 7-8 volte superiori a quelli osservati nella popolazione adulta, fino a 7-8 mesi dall'avvenuta infezione. Studi clinici riportati in letteratura dimostrano che la presenza di elevati titoli anticorpali riduce le probabilità di contrarre nuovamente la malattia. Pertanto la superiore risposta anticorpale pediatrica descritta dai ricercatori padovani rende plausibile l'ipotesi che i bambini siano maggiormente protetti rispetto agli adulti, nell'eventualità di una seconda esposizione al virus. Lo studio ha coinvolto 57 famiglie colpite da Covid 19 durante la prima ondata della pandemia ed assistite dall'Azienda Ospedaliera-Università di Padova, nell'ambito del programma di follow up a lungo termine per famiglie.
Pnrr, Colao: lo realizzeremo insieme agli enti territoriali
"Intendiamo realizzare il Pnrr attraverso la collaborazione e l'ascolto degli enti territoriali e l'accelerazione delle migliori realtà tecnologiche come quelle incontrate oggi". Così Vittorio Colao, ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale al termine di un tour nel Bolognese alle eccellenze tecnologiche della Data Valley emiliano-romagnola. Il ministro è stato accompagnato dal presidente Stefano Bonaccini e da diversi assessori in diverse visite private, prima al Cineca di Casalecchio di Reno, il consorzio interuniversitario che ospita il più grande centro di calcolo in Italia, poi al Bi-Rex a Bologna, uno degli otto competence center nazionali istituti dal ministero dello Sviluppo economico nel quadro del piano per l'industria 4.0 con focus specializzato sul tema dei Big Data. Infine diversi approfondimenti tematici sono avvenuti in Regione e poi nel pomeriggio la visita al Tecnopolo, sede del Data Center del Centro europeo per le previsioni meteo a medio termine.
Covid Marche, 3 nuovi casi, ma solo 357 tamponi
Nelle ultime 24 ore, nelle Marche sono stati individuati 3 nuovi casi di Covid, lo 0,8% rispetto ai soli 357 tamponi, molecolari e antigenici, processati all'interno del percorso per le nuove diagnosi. Il rapporto positivi-test effettuati è diminuito rispetto al giorno precedente, quando era stato dell'1,3%, con 13 nuovi casi su 970 tamponi. Il totale dei positivi individuati dall'inizio della crisi pandemica è salito così a 103.616. Lo si apprende dal primo aggiornamento del servizio sanitario regionale. I nuovi casi sono stati individuati 2 nella provincia di Pesaro-Urbino e 1 in quella di Ascoli Piceno. Questi casi comprendono un soggetto sintomatico e 2 casi rilevati in ambiente domestico.
Covid Gb. Johnson: nessun anticipazione su rinvio riaperture
Nessuna anticipazione in vista sulle riaperture post lockdown rinviate nel Regno Unito a non prima del 19 luglio a causa del rimbalzo di contagi Covid alimentato nelle ultime settimane dalla variante Delta. Lo ha lasciato intendere il premier Boris Johnson prima delle comunicazioni al Parlamento attese per il pomeriggio da parte del nuovo ministro della Sanità, Sajid Javid, considerato più liberale sulle restrizioni rispetto al predecessore Matt Hancock. "Ho avuto ieri un lungo incontro con Sajid Javid - ha detto oggi Johnson a margine d'una visita a Batley, in Inghilterra - e sebbene vi siano segnali incoraggianti sui numeri dell'incremento dei morti e dei ricoveri in ospedale che restano bassi (grazie alle vaccinazioni), osserviamo che i contagi continuano ad aumentare". "Quindi penso sia sensato confermare i nostri piani e usare le prossime 3 settimane per andare avanti ancora con la somministrazione dei vaccini in modo da avere altri 5 milioni di dosi inoculate entro il 19 luglio", ha concluso: non senza aggiungere che a parere suo e "dei consiglieri scientifici" del governo è "molto probabile che il 19 luglio possa essere davvero la scadenza finale per tornare a una vita normale". Il premier ha quindi ammesso che il suo governo deve fare il punto sulla "sua bussola morale" dopo lo scandalo che ha travolto Hancock per il mancato rispetto delle restrizioni Covid. Ma ha difeso il giorno trascorso fra l'esplosione del caso e la sostituzione del ministro della Sanità come un lasso di tempo sensato in tempi di pandemia.
Covid Toscana, un altro morto, età media nuovi casi 34 anni
E' di 33 nuovi positivi (età media 34 anni, solo il 9% sopra i 60anni) e un altro decesso (una donna di 90 anni morta a Firenze) l'aggiornamento del Covid in Toscana secondo l'ultimo report delle 24 ore. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente e portano il totale della Toscana a 244.219 dall'inizio della pandemia. I guariti sono stati 302 (tutte guarigioni complete con tampone negativo) e crescono in percentuale dieci volte tanto del +0,1% e raggiungono quota 235.242. Il totale delle vittime sale a 6.862 decessi. Gli attualmente positivi sono oggi 2.115 (-11,3% su ieri, da giorni prosegue costante il calo generale dei pazienti). Tra loro i ricoverati sono 122 (due in più su ieri) di cui 30 in terapia intensiva, dato stabile. Altre 1.993 positivi sono in isolamento domiciliare con sintomi che non richiedono cure ospedaliere o senza sintomi (-272 su ieri, -12%). Inoltre ci sono 9.590 persone (-215 in meno su ieri, -2,2%) isolate in sorveglianza attiva per contatti con persone contagiate.
Vaccini in Spagna, attivi punti aperti 24 ore su 24
Sono attivi i primi punti di vaccinazione contro il covid aperti 24 ore su 24 in Spagna: si tratta dell'ospedale Isabel Zendal di Madrid, già da tempo utilizzato per vaccinare di giorno, e il palazzetto dello sport Santiago Martín di Tenerife (isole Canarie). L'obiettivo è accelerare l'immunizzazione di massa: attualmente nel Paese iberico il 51,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il 33,5% ha completato il ciclo.
Covid, Letta: c'è ottimismo, Pd ha bandiera responsabilità
"Una grande soddisfazione, è bello quello che succede, per chi ama il nostro Paese. Guardiamo tutti al futuro con maggiore ottimismo, grazie all'impegno del governo Conte e Draghi. E' stato un lavoro importante". Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, intervistato a Radio Immagina. "E' importante avere tenuto questo atteggiamento di serietà e il partito che ha preso la bandiera della serietà e della responsabilità è il Pd. Lo dico senza polemica, ma con orgoglio. Ora prudenza, abbiamo le vaccinazioni, ma dobbiamo stare attenti e seri".