Sono 18 milioni i cittadini completamente immunizzati. Prosegue il calo dei contagi: 389 casi in 24 ore con tasso di positività allo 0,5%, 28 decessi. Giù terapie intensive (-5 ) e ricoveri ordinari (-20). Dal 28 giugno tutta l'Italia è in zona bianca, stop alle mascherine all'aperto (tranne in caso di assembramenti). Timori per la variante Delta, Sileri: "Forse servirà rimodulare Green Pass rilasciandolo solo dopo la seconda dose"
Covid Gran Bretagna, 22.868 contagi Delta: record da gennaio
Nuovo picco di contagi Covid nel Regno Unito, alimentati dall'aggressiva variante Delta importata dall'India: lo certificano i dati diffusi oggi dal governo britannico con altri 22.868 casi nelle ultime 24 ore censite (su 1,2 milioni di tamponi), record nel Paese dal 28 gennaio. Si tratta di un'impennata evidente, anche se l'effetto dei vaccino continua finora a frenarne l'impatto sui ricoveri negli ospedali, stabili attorno a quota 1.500 in tutti i reparti del Regno, e sui morti giornalieri: che calano addirittura a non più di 3, seppure alleggeriti dal consueto ritardo parziale della raccolta delle statistiche relative al weekend.
Covid Campania, 83 casi Delta tra Asl Napoli 3 e Napoli 1
Attualmente il sequenziamento in Regione Campania ha portato in evidenza la presenza di piccoli cluster di variante delta del covid 19, prevalentemente nelle zone di pertinenza dell'Asl Napoli 3, Asl Napoli 1, con un totale di 83 casi, che rappresentano il 25,7% delle 323 sequenziate nel mese di giugno. Di questi 83 casi la distribuzione nelle fasce d'età è di 55 casi su 83 tra i 18 e i 50 anni, pari al 66,2%
Covid, finora 37 casi variante Delta in Trentino Alto Adige
Sono 34 i casi di variante Delta registrati da inizio maggio in Alto Adige. Come informa l'Azienda sanitaria i casi sono distribuiti sui quattro distretti, tracciati e sotto controllo. In Trentino non ci sono al momento altri casi di variante Delta oltre ai tre riferiti ad una famiglia rientrata dall'India circa un mese fa. "Erano positivi ma asintomatici. Stiamo continuando a cercare, mandiamo delle sequenze all'Istituto zooprofilattico delle Venezie a Legnano, solo che come tutti abbiamo pochi tamponi positivi. E per sequenziare ci vogliono tamponi con una carica virale molto alta. Oggi, ad esempio, su circa mille tamponi abbiamo un solo positivo che è un ragazzo. Siamo inoltre in una fase calante, anche negli ospedali abbiamo pochi ricoveri", spiega Giancarlo Ruscitti, dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento.
Vaccini, 200 non si presentano, perse dosi nell'Oristanese
Quasi 200 dosi di vaccino Pfizer perse a fronte di circa 400 dosi somministrate. E' accaduto a Ghilarza, in provincia di Oristano, dove l'invito rivolto dall'Unione dei Comuni ai residenti del Guilcier, convocati per sabato mattina all'hub allestito all'interno della palestra di via Volta, non ha avuto gli esiti sperati e l'operazione anzi ha determinato anche un grave danno. Considerata la scarsa affluenza, nella tarda mattinata gli operatori impegnati hanno cercato di correre ai ripari. Per evitare lo spreco di siringhe già pronte, le dosi del vaccino che si temeva fossero in eccesso sono state così inviate a Nuoro, all'Hub Ciusa di Via Sanjust, dove sono arrivate nel primo pomeriggio. Gli operatori incaricati della loro ricezione hanno però escluso la possibilità di poterle utilizzare per le persone già prenotate nell'hub barbaricino, temendone il deterioramento legato anche a tempi di preparazione e modalità del trasporto: le siringhe sono arrivate non dentro un contenitore termico ma in scatole di cartone, seppure a contatto con i siberini comunemente utilizzati nelle borse termiche. Le circa 200 dosi quindi sono state destinate allo smaltimento.
Vaccino, superate 50 mln somministrazioni in Italia
Variante Delta, sperimentazione Gb: terza dose funziona
L'aggiunta di una terza dose nella somministrazione del vaccino anti Covid di Oxford-AstraZeneca rafforza l'effetto immunitario dell'antidoto e la sua capacità di neutralizzare sia la variante Alfa del virus ( inglese), sia quella Beta (sudafricana), sia soprattutto quella Delta (indiana) che in questa fase preoccupa e dilaga di più nel mondo. Lo si legge nel comunicato diffuso oggi dalla stessa AstraZeneca in allegato alla presentazione dei risultati di un nuovo studio sperimentale aggiornato condotto dai ricercatori di Oxford. Il terzo richiamo, inoculato almeno 6 mesi dopo la seconda dose, incrementa gli anticorpi fino a 6 volte, viene precisato. Mentre "rivela una più elevata neutralizzazione delle varianti Alfa (B.1.1.7), Beta (B.1.351) e Delta (B.1.617.2)". Non solo: sia la seconda, sia la terza dose fanno registrare una minore reazione nei pazienti agli affetti collaterali rispetto alla prima. Reazioni comunque rare in generale e in larga parte "a basso impatto" e "ben tollerate", si sottolinea.
Covid, controlli Nas su corretto uso mascherine in zona bianca
I Carabinieri del Nas sono impegnati in queste ore in una serie di controlli su tutto il territorio nazionale per verificare il corretto utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso, come trasporti pubblici e attività commerciali, e all'aperto a rischio di assembramento come i principali siti turistici. Ciò alla luce dell'ordinanza del ministero della Salute del 22 giugno 2021 sulla rimozione dell'obbligo di indossare le mascherine all'aperto in zona bianca, fermo restando l'obbligo di averle con se e indossarle nei luoghi al chiuso nonché all'aperto se il distanziamento non potesse essere rispettato, in caso di assembramenti, nelle strutture sanitarie e in presenza di persone con alterata funzione del sistema immunitario.
Vaccini, Unicef: bene donazione Usa 1,5 mln dosi a Honduras
L'Unicef ha accolto con favore la prima donazione del governo degli Stati Uniti di vaccini contro Covid-19 all'Honduras, attraverso il meccanismo Covax, e chiede più donazioni di vaccini su larga scala, in particolare in America Latina e nei Caraibi, regioni duramente colpite dalla pandemia. Il Paese centroamericano ha ricevuto domenica una spedizione di 1,5 milioni di dosi di Moderna. "Con appena 62.000 honduregni completamente vaccinati, questo milione e mezzo di dosi di vaccino rappresentano un sollievo a lungo atteso dall'Honduras, che ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell'America Latina", ha dichiarato oggi in una nota Jean Gough, direttore regionale Unicef per l'America Latina e i Caraibi. "Inoltre, queste dosi sono un barlume di speranza per la regione e per tutti i paesi che aspettano con ansia le dosi di Covax. Gli Stati Uniti dovrebbero essere lodati per essersi fatti avanti per sostenere l'Honduras, la regione e il mondo", ha aggiunto. Dopo oltre 18 mesi di una pandemia che "è costata milioni di vite, trilioni di dollari e ha avuto un impatto negativo sulla vita di tutti noi, possiamo finalmente iniziare a superare la crisi, ma i vaccini rimangono fuori portata per troppi. Oltre il 30% dei decessi per COVID-19 nel mondo si registrano oggi in America Latina e nei Caraibi, dove i casi stanno aumentando vertiginosamente, anche tra i più giovani. Eppure, meno dell'11% della popolazione della regione duramente colpita è completamente vaccinata", ha spiegato il direttore regionale Unicef. Il funzionario Onu ha riferito che oltre 100 milioni di bambini in America Latina e nei Caraibi sono ancora fuori dalla scuola a causa della pandemia, e i più vulnerabili sono spinti al lavoro minorile.
Covid, Slovenia preoccupata per minaccia variante Delta
La variante Delta è la principale minaccia per un'estate serena e un autunno normale,
ma la Slovenia si sta preparando con tutti i mezzi disponibili per una probabile quarta ondata dell'epidemia. Il ministro della salute Janez Poklukar, parlando ai giornalisti, ha detto che una nuova ondata di contagi è solo una questione di tempo, non più solo una possibilità, e ha citato l'esempio del Portogallo, passato in due settimane da zona verde a zona rossa in seguito a un aumento dei contagi di circa il 590%. "L'unico modo per contenere gli effetti negativi della nuova ondata è la vaccinazione", ha sottolineato Poklukar, preoccupato anche per una fase di stallo della campagna vaccinale che, finora, ha raggiunto poco meno di un terzo (31%) della popolazione con le due dosi e il 39% con una dose.
ma la Slovenia si sta preparando con tutti i mezzi disponibili per una probabile quarta ondata dell'epidemia. Il ministro della salute Janez Poklukar, parlando ai giornalisti, ha detto che una nuova ondata di contagi è solo una questione di tempo, non più solo una possibilità, e ha citato l'esempio del Portogallo, passato in due settimane da zona verde a zona rossa in seguito a un aumento dei contagi di circa il 590%. "L'unico modo per contenere gli effetti negativi della nuova ondata è la vaccinazione", ha sottolineato Poklukar, preoccupato anche per una fase di stallo della campagna vaccinale che, finora, ha raggiunto poco meno di un terzo (31%) della popolazione con le due dosi e il 39% con una dose.
Covid Spagna, quasi 950 i positivi per il maxi cluster di Maiorca
Sono già quasi 950 i casi di coronavirus legati a un maxi-focolaio di Covid registrato tra giovani che sono stati in gita di fine anno scolastico a Maiorca (Spagna). Lo si apprende dai calcoli effettuati dalla testata digitale spagnola El Confidencial in base ai dati delle autorità sanitarie. Le persone contagiate provenivano da diverse regioni della Spagna; molti casi positivi sono stati notificati dopo il loro rientro a casa. La cifra è ancora in evoluzione visto che le autorità stanno effettuando il tracking dei contatti stretti e tamponi per individuare eventuali ulteriori contagi. Circa 250 giovani sono attualmente in isolamento presso un hotel di Maiorca.
Covid Friuli-Venezia Giulia, terapie intensive vuote e 3 nuovi contagi
Oggi in Friuli Venezia Giulia su 1.186 tamponi molecolari sono stati rilevati 3 nuovi contagi con una percentuale di positività dello 0,25%. Sono inoltre 268 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali non è stato rilevato alcun caso. Nella giornata odierna si registra un decesso; continuano a non esserci piu' persone ricoverate nelle terapie intensive, mentre i pazienti in altri reparti rimangono 14. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.788, con la seguente suddivisione territoriale: 813 a Trieste, 2.012 a Udine, 671 a Pordenone e 292 a Gorizia. I totalmente guariti sono 102.891, i clinicamente guariti 20, mentre quelli in isolamento scendono a 201. Dall'inizio della pandemia sono risultate positive complessivamente 106.914 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21.108 a Trieste, 50.327 a Udine, 21.052 a Pordenone, 13.042 a Gorizia e 1.385 da fuori regione. Infine, non si registrano positività nel sistema sanitario regionale né nelle strutture residenziali per anziani.
Covid, cala l'incidenza in E-R, bene Piacenza e Ferrara
Ancora un calo dell'incidenza dei nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna: nell'ultima settimana (21-27 giugno) sono stati registrati nove contagi per 100mila abitanti. La settimana precedente l'incidenza era di 12. Complessivamente in regione i nuovi contagi sono scesi sotto quota 500 (418) e sono morte dieci persone con sindrome Covid-19, un dato così basso di vittime non si vedeva da inizio ottobre. Bene - per l'incidenza - soprattutto le province di Ferrara, con un caso ogni 100mila abitanti e cinque in totale nella settimana, e Piacenza, tra i territori più colpiti dalla pandemia, che in quest'ultima settimana ha fatto registrare 9 contagi in totale, con una media di tre per 100mila abitanti. Unica provincia decisamente al di sopra della media regionale è Parma, con un'incidenza di 25 (praticamente invariata dal 26 della settimana precedente). Seguono Forlì-Cesena con un'incidenza di 18, e poi Modena e Ravenna entrambe con 12.
Covid, Galli: caldo non è determinante, conta vaccinare
"Il caldo non gioca a mio parere un ruolo determinante nella diffusione del virus. Stare all'aria aperta sicuramente può aiutare, ma l'aspetto più importante e significativo è che ora c'è il vaccino. Quindi bisogna vaccinare e vaccinare molto". Così all'AGI l'infettivologo Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco, in relazione a un possibile effetto delle alte temperature sulla diffusione del Covid-19.
Covid Piemonte, 14 contagi e 2 decessi
Oggi l'Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari allo 0,1% di 10.160 tamponi eseguiti, di cui 6.985 antigenici. Dei 14 nuovi casi, gli asintomatici sono 11 (78,6%). I casi sono così ripartiti: 11 screening, 2 contatti di caso, 1 con indagine in corso; per ambito: 2 rsa/Strutture socio-assistenziali, 2 scolastico, 10 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.891 così suddivisi su base provinciale: 196.370 Torino, 52.938 Cuneo, 29.588 Alessandria, 28.261 Novara, 17.494 Asti, 13.737 Vercelli, 12.979 Verbano-Cusio-Ossola, 11.527 Biella, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.496 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I decessi odierni di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte sono 2, con il totale che diventa quindi di 11.696 deceduti.
Covid Sardegna, un solo caso nelle ultime 24 ore
Un solo caso di Covid su 1.479 tamponi fatti in Sardegna nelle ultime 24 ore, mentre non si registra alcun decesso. Sono 57.208 i contagi complessivamente accertati. In totale sono stati eseguiti 1.376.144 tamponi. I morti restano 1.490 in tutto. Il dato dei ricoveri ospedalieri segna 40 pazienti in area medica (+3 rispetto all'ultimo bollettino) e 3 in terapia intensiva. Attualmente in Sardegna sono 2.295 le persone in isolamento domiciliare e 53.380 (+18) i guariti. Sul territorio, dei 57.208 casi positivi complessivamente accertati, 14.988 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.694 nel Sud Sardegna, 5.165 a Oristano, 10.965 a Nuoro, 17.382 a Sassari.
Covid Usa, Fda: non usare test anticorpali per valutare immunità
"I risultati dei test anticorpali SarS-CoV2 non devono essere utilizzati per valutare il livello di immunità o protezione dal Covid in nessun caso, e specialmente dopo aver ricevuto la somministrazione del vaccino". Lo raccomanda la Fda americana (Food and Drug Administration) in una comunicazione sottolineando a cittadini e operatori sanitari che se il test anticorpale può essere usato per identificare le persone che hanno già contratto il virus, ricerche differenti e maggiori sono necessarie per chi è stato vaccinato. "Attualmente - spiega la raccomandazione - i test non sono stati valutati per stabilire il livello di protezione fornito dalla risposta immunitaria sollecitata dal vaccino. Se i test anticorpali sono interpretati non correttamente si crea il potenziale rischio che le persone prendano meno meno precauzioni contro il virus. E seguendo minori precauzioni potrebbe crescere il rischio di infezioni e diffusione del SarS-CoV2"
Spiagge a strade invasi da plastica, +300% consumi dopo Covid
"Bicchieri, piatti e posate monouso, i guanti, le mascherine. Il Covid-19 ci ha spaventato e ci ha indotto a consumare dal 250 al 300 per cento di plastica in più, sempre più spesso dispersa nell'ambiente". A raccontarlo è Antonio Ragusa, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma, autore del libro "Nati con la camicia... di plastica" (Aboca Edizioni, giugno 2021) e del primo studio al mondo che è riuscito a individuare microplastiche nella placenta umana. La "conversione ecologica" di Antonio Ragusa è iniziata nel 2019 sulla spiaggia incontaminata di Piscinas, in Sardegna dove, mischiata alla sabbia fine, ha scovato una miriade di minuscoli pezzettini di plastica. Di lì una ricerca a ritroso, verso l'origine della vita, per andare a cercare a scoprire sino a che punto la plastica contamini le nostre esistenze. "La plastica non è cattiva, è uno strumento neutro. Può salvare vite, ha innegabili vantaggi. Ma la quantità di plastica prodotta nel mondo nell'ultimo secolo è cresciuta vertiginosamente. Si è passati da un volume annuo di circa 2 milioni di tonnellate negli anni Cinquanta ai 368 milioni di tonnellate prodotte nel 2019. Gli scienziati hanno calcolato che, da quando è iniziata la produzione di massa, sono stati creati in tutto il mondo 7,8 bilioni di tonnellate di plastica vergine". Questa, con il tempo e i fenomeni atmosferici si frammenta in miliardi di piccole particelle con diametro inferiore ai 5 millimetri.
Covid Lazio, Zingaretti: 2,2 milioni per riaperture cinema e teatri
"Stiamo vivendo una nuova stagione di ripartenza e in questo momento, in particolare, abbiamo la responsabilità di garantire a tutti le stesse opportunità di ripresa. Per questo motivo, sosteniamo con 2,2 milioni di euro di fondi straordinari la fase di riapertura di cinema e teatri nel Lazio". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Si tratta di due nuovi avvisi pubblici gestiti dalla società regionale in house LAZIOcrea S.p.a., pubblicati oggi e rivolti a esercenti cinematografici e gestori teatrali: 1,2 milioni di euro andranno ai gestori di sale cinematografiche che potranno ottenere un contributo una tantum a fondo perduto fino a un massimo di 30 mila euro per ogni cinema.
Covid, Merkel: sì a coordinamento no a controlli frontiere
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha respinto l'ipotesi di reintrodurre i controlli alle frontiere in caso di peggioramento della situazione pandemica e ha chiesto "uno stretto coordinamento". Nel corso dell'Assemblea parlamentare franco-tedesca, a cui ha partecipato anche il primo ministro francese, Jean Castex, Merkel ha riconosciuto che i controlli alle frontiere introdotti lo scorso anno a causa dell'emergenza sanitaria erano "probabilmente inevitabili", ma nella situazione di allora. "Ma ritengo che una cosa del genere non debba essere ripetuta", ha aggiunto, avvertendo che mantenere le frontiere aperte richiede uno "stretto coordinamento" in alcune aree.
Covid Emilia-Romagna, 64 nuovi positivi e 1 decesso
In Emilia Romagna sono 64 i nuovi positivi su un totale di 8.379 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,8%, "un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni". Inoltre, nei festivi "soprattutto quelli molecolari - spiega la Regione - vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo". Si registra un nuovo decesso: una donna di 87 anni morta a Ferrara. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 28 (numero invariato rispetto a ieri), 191 quelli negli altri reparti Covid (+6). Questi i principali dati sull'emergenza sanitaria diffusi dalla Regione. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 30,4 anni.