Astrofotografa coglie la "Venere" di Botticelli tra le nuvole del cielo siciliano

Cronaca

Attraverso il teleobiettivo della sua macchina fotografica Marcella Giulia Pace ha “colto l’attimo” immortalando la nuvola con le sembianze dell'opera del geniale pittore rinascimentale

Nel cielo, sospesa ed eterea, spunta tra le nuvole la "Venere di Botticelli". E’ essa stessa una nuvola, con le sembianze uguali all’opera del geniale pittore rinascimentale, colta dal sensibile occhio dell'astrofotografa siciliana Marcella Giulia Pace che l’ha immortalata in uno scatto. Se sulla tela dell’artista fiorentino la Venere avanza leggera fluttuando in tutta la sua grazia e ineguagliabile bellezza, nel cielo sopra la Sicilia quella nuvola vaga isolata “sfilacciandosi e prendendo una forma che anche un non troppo fantasioso osservatore, avrebbe potuto riconoscere come una figura umana, bianca e sospesa nell'azzurro cielo” ha dichiarato Pace.

La fotografia scattata nella Sicilia sud-orientale

Attraverso il teleobiettivo della sua macchina fotografica l'astrofotografa ha “colto l’attimo”. “Era una di quelle giornate in cui il cielo attirava l'attenzione con varie formazioni particolari di cirri (Uncinus, Fibratus e Vertebratus), sparse soprattutto ad ovest. L'est invece era più sgombro”. Dalla sua casa nella campagna modicana, nella Sicilia sud-orientale, guardando ad est, ha notato “un cirro (Cirrus Intortus), che, tra l'altro, persistette in cielo per circa 30 minuti. Poiché i cirri sono nubi che si sviluppano ad altezze molto elevate, non mi ha sorpreso vedere la stessa formazione ripresa anche da altri posti in Sicilia Sud Orientale. Io sono anche particolarmente prona alla 'pareidolia', che è l'esigenza, quasi la necessità, di riconoscere immagini antropomorfe su oggetti, pietre, nuvole. Poi un amico, Mario Occhipinti, ha sovrapposto al mio scatto la Venere originale del Botticelli, così da avere un confronto immediato delle due figure". Allora naso all’insù e mente aperta, perché solo così il cielo e le nuvole consegnano ai più sensibili le loro creazioni.

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