La compagnia inglese avrebbe condotto una politica commerciale scorretta nel periodo in cui erano consentiti gli spostamenti all’interno del territorio nazionale e all’estero. Ai clienti sono stati offerti voucher invece dei rimborsi fornendo informazioni ingannevoli e omissive
L'Antitrust ha inflitto alla compagnia aerea EasyJet una multa pari a 2,8 milioni di euro per aver condotto una pratica commerciale scorretta e aggressiva. Nel dettaglio l'Autorità fa riferimento alla vendita dei biglietti aerei per voli operanti dal 3 giugno 2020, data a partire dalla quale era nuovamente consentito gli spostamenti all'interno e all'esterno del territorio nazionale.
Nessun rimborso per i voli cancellati
"Alla luce delle evidenze istruttorie - spiega l'Antitrust - risulta che EasyJet ha proceduto a numerosissime cancellazione di voli programmati e offerti in vendita rilasciando ai consumatori voucher invece di procedere al rimborso del prezzo pagato per i biglietti annullati, fornendo informazioni ingannevoli e/o omissive riguardo ai diritti loro spettanti a seguito della cancellazione ed ostacolando quei i consumatori che hanno inteso esercitare tali diritti”
EasyJet in netto disaccordo, presenterà ricorso
La compagnia low cost è in netto disaccordo con le conclusioni raggiunte dall'Autorità ritenendo il provvedimento dell'Agcm del tutto infondato. "EasyJet è fermamente convinta di aver sempre operato in maniera corretta e nel pieno rispetto delle leggi di volta in volta vigenti, pur con le difficoltà di un quadro normativo in continua evoluzione. - si legge in una nota dell'azienda.