Covid, in un anno calano reati ma aumentano femminicidi e delitti informatici

Cronaca
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I dati diffusi in occasione del 169° anniversario di fondazione della Polizia di Stato. Calano furti, rapine, ricettazione, percosse, violenze sessuale e omicidi, ma non quelli con vittime donne. In crescita i delitti via web legati a pedopornografia, adescamento, truffe, revenge porn e trading on line. Fra il 10 marzo 2020 e il 16 marzo 2021 sono state controllate 37 milioni e 600mila persone per il rispetto delle normative anti-Covid

Nell’anno segnato dalla pandemia di Covid-19 in Italia si registra un calo significativo dei reati, ma aumentano gli omicidi che hanno come vittime le donne e i reati informatici. È il quadro che emerge dai dati forniti dalla Polizia di Stato in occasione della ricorrenza dei 169 anni del Corpo. Ieri il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi in un messaggio ha detto: "In occasione del 169° anniversario di fondazione, desidero esprimere a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato i sentimenti di gratitudine e di riconoscenza dell'intero Paese per l'opera svolta a presidio delle libertà democratiche e della legalità, da ultimo nel delicato contesto dell'emergenza sanitaria”.

In aumento i reati informatici

Nell’ultimo anno si sono ridotti sensibilmente i reati contro il patrimonio e la persona, come furti, rapine, ricettazione, percosse e violenze sessuale. In calo anche gli omicidi, ma non quelli con vittime femminili che, invece sono in aumento, così come risultano in crescita i delitti informatici. Sono stati oltre 34mila i siti controllati per il contrasto alla pedopornografia, 2.446 dei quali sono stati inseriti nella black list. In aumento risultano i casi di adescamento on line, con 401 eventi trattati e un considerevole aumento delle vittime tra 0 e 9 anni, i casi di revenge porn (126, con 59 indagati), le truffe on line, con 93.300 segnalazioni e 3.860 persone indagate, e quelle legate al trading on line (358 casi trattati con oltre 20 milioni sottratti alle vittime).

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Criminalità organizzata e terrorismo

Quanto al contrasto alla criminalità organizzata, nel 2020 sono stati arrestati 38 latitanti, di cui uno inserito nell'elenco di massima pericolosità. 849, invece, i soggetti arrestati per associazione di tipo mafioso o reati connessi. I beni mobili e immobili sequestrati sono stati un migliaio per un valore di oltre 245milioni mentre quelli confiscati sono stati 540 per un valore di 224 milioni. Le indagini sul terrorismo di matrice religiosa hanno invece portato all'arresto di 7 persone mentre sono 59 quelle allontanate dall'Italia per motivi di sicurezza dello Stato. 13 arresti e 869 denunce invece hanno colpito appartenenti all'area anarco-insurrezionalista mentre sono 17 gli antagonisti e 14 gli estremisti di destra arrestati. Le attività d'indagine su questo fronte si sono concentrate anche sugli episodi di cyberterrorismo: 18 le persone arrestate, 509 gli attacchi ai sistemi informatici di strutture nazionali di rilievo strategico e 85 spazi web bloccati perché veicolavano contenuti illeciti relativi alla propaganda islamica.

I controlli anti-Covid

Fra il 10 marzo dell'anno scorso, giorno in cui scattò il lockdown in tutta Italia, e il 16 marzo di quest'anno, sono state controllate per il rispetto delle normative anti-Covid 37 milioni e 600mila persone. Di queste 613.460 sono state denunciate per il mancato rispetto delle norme mentre 3.990 sono state denunciate per aver violato la quarantena. 9,6 milioni sono stati invece i controlli sugli esercizi commerciali che hanno portato all'emissione di 21.521 sanzioni e alla chiusura di 5.714 attività. 

Il messaggio di Mattarella

In un anno fra i poliziotti si segnalano 14 vittime e 10mila contagiati, "un prezzo particolarmente pesante per essere stati in prima linea a garantire sicurezza e assistenza ai nostri concittadini", ha detto Mattarella ricevendo al Quirinale il capo della Polizia Lamberto Giannini. "In questi mesi, il Corpo - scrive Mattarella nel messaggio diffuso oggi - attingendo alla ricchezza del suo patrimonio professionale e umano, ha offerto in molteplici modi un importante contributo all'impegno della comunità nazionale nell' affrontare una sfida inedita e complessa, che richiede unità e coesione. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno assicurato la vicinanza dello Stato ai cittadini in momenti di difficoltà e di disorientamento, anche con iniziative di informazione e di sensibilizzazione della popolazione, come pure mediante concreti gesti di solidarietà. A salvaguardia della salute di tutti, l'attività di vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento è stata orientata a giusto rigore ed equilibrio. Di particolare rilievo sono le azioni di contrasto e di prevenzione alle iniziative della criminalità in ambito economico, tese ad approfittare di una accresciuta fragilità del tessuto produttivo e sociale". 

Giannini: “Siamo e saremo tra la gente”

Il prefetto Giannini, da parte sua, incontrando ieri Mattarella ha assicurato: "Siamo e saremo dove le nostre comunità ci vogliono vedere, tra la gente", per continuare a garantire una "efficace azione a tutela della sicurezza" ma anche per farsi interpreti "attenti del disagio e dello smarrimento" che gli italiani stanno vivendo per l'emergenza dovuta al Covid. È, ha sottolineato, "nelle città, nelle piazze, nelle strade del nostro Paese che la Polizia, insieme alle altre forze dell'ordine, è chiamata a farsi interprete delle esigenze quotidiane espresse dalla collettività". E vista la situazione del Paese, ha proseguito il capo della Polizia, "abbiamo deciso di celebrare questa giornata con la più assoluta sobrietà: oggi più che mai siamo chiamati a stringerci intorno ai nostri concittadini, ogni forma di intervento a tutela della sicurezza pubblica, ogni servizio espletato, ogni forma di ascolto del disagio di una persona in difficoltà sarà il modo migliore di onorare la festa della Polizia".

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