Il tasso di positività sale al 7,2%. Aumentano le terapie intensive (+44) e i ricoveri ordinari (+80). Il premier Draghi lunedì pomeriggio parteciperà all'incontro tra governo e Regioni sul piano vaccinale. Secondo Breton, commissario Ue al mercato interno e capo della task force sui vaccini, l'Europa avrà passaporto sanitario a giugno e immunità di gregge a luglio. Locatelli: "Tra 70 e 79 anni 1 su 10 se infettato rischia la vita. La prossima priorità per i vaccini va data a questa fascia"
Vaccini anti Covid, Locatelli: tutti e 4 hanno piano sviluppo pediatrico
"Moderna ha iniziato la sperimentazione sui bambini; tutti e 4 i vaccini approvati hanno un piano di sviluppo pediatrico, si parte dagli adolescenti e si abbassa progressivamente la fascia di età, è importante testarli e validarli per poterli usare anche in età pediatrica". Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità a Che tempo che fa. Locatelli, in un altro passaggio, ha spiegato che i vaccini contro il Covid richiamano "molta più attenzione da parte dell'opinione pubblica rispetto agli altri, mai prima c'era stata un campagna vaccinale così importante. E' poi giusto essere attenti perchè si sono impiegate piattaforme vaccinali mai impiegate prima e lo stesso vaccino ha come unico precedente quello del vaccino Ebola. Questo giustifica l'alta attenzione, le aspettative sono elevate ed è opportuno che i meccanismi di farmacovigilanza trovino la più precisa attuazione". "Idealmente sarebbe auspicabile un allineamento tra le due agenzie più importanti - ha poi detto riferendosi alla questione della sospensione di Astrazeneca - ma non va dimenticato che i contesti regolatori e legislativi sono differenziati. La sospensione la vedrei in positivo: l'agenzia tedesca aveva posto un allarme rispetto ad alcuni fenomeni che ha portato ad una sospensione cautelativa e alla ripresa quando l'analisi ha documentato che non c'erano motivi per la sospensione. Una dimostrazione che il meccanismo della farmacosorveglianza e vigilanza funziona perfettamente", ha concluso Locatelli.
Vaccino anti Covid, Carfagna: se decollano più facile parlare riaperture
"La situazione è difficile per l'economia e seria per la pandemia ma si può e si deve guardare con fiducia al futuro", dice Mara Carfagna in collegamento con Live Non e' la D'Urso su Canale 5. La ministra per il Sud annota che tra i motivi di fiducia, oltre "all'approccio pragmatico con cui questo governo sta lavorando al Pnrr", c'è l'andamento della campagna vaccinale "e se la campagna vaccinale decolla - avverte Carfagna - sarà più facile poter parlare di riaperture, avendo messo il Paese in sicurezza".
Locatelli: tra 70 e 79 anni 1 su 10 se infettato rischia vita
"Nella prima fascia di persone vaccinate il criterio anagrafico è stato seguito: il 54% degli ultraottantenni ha ricevuto 1 dose, il 25% due dosi. La fascia 70-79 va tutelata assolutamente: 1 soggetto su 10 che si infetta rischia di perdere la vita. Si è data la priorità ai vulnerabili. Si è cercato di proteggere i più fragili e vulnerabili ; la prossima priorità ora va data alla fascia 70-79". Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, a Che tempo che fa.
Gelmini: no Regioni in ordine sparso. Cornice uguale
"Vogliamo dare una cornice uguale per tutte le Regioni". Mariastella Gelmini rivendica come "norma di buon senso" l'ormai prossimo obbligo di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari e sottolinea che "un governo di unita' nazionale ha senso se crea unita' non solo a Roma ma anche sui territori". E' un richiamo ad "attuare la Costituzione alle condizione date" quello che arriva dal ministro per le Regioni che inquadra il nuovo piano vaccinale facendo osservare che "il piano
originario, del precedente governo, non è una polemica ma un dato di fatto, non chiariva quali fossero i servizi essenziali e c'erano delle lacune per cui le Regioni - sottolinea - sono andate in ordine sparso". "Ci siamo assunti la responsabilità di decidere", sottolinea ancora la ministra per le Regioni, sempre da Che tempo che fa su Rai3, indicando come priorità "il massimo della trasparenza, senza 'furbetti'".
originario, del precedente governo, non è una polemica ma un dato di fatto, non chiariva quali fossero i servizi essenziali e c'erano delle lacune per cui le Regioni - sottolinea - sono andate in ordine sparso". "Ci siamo assunti la responsabilità di decidere", sottolinea ancora la ministra per le Regioni, sempre da Che tempo che fa su Rai3, indicando come priorità "il massimo della trasparenza, senza 'furbetti'".
Locatelli: vaccino condizione imprescindibile per sanitari
"Io ho sempre detto che il vaccino al personale sanitario è condizione imprescindibile per poter svolgere un ruolo sanitario. Chi si rivolge ad una struttura ospedaliera deve essere sicuro che è stato fatto il massimo" per evitare il contagio. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità a Che tempo che fa.
Locatelli: Covid rallenta ma misure vanno mantenute
"I dati mostrano il rallentamento e una lieve flessione dell'indice di contagiosità dall'1,16 a 1,08, con 9 mila soggetti in meno contagiati, ma la circolazione del virus è assai diffusa, ci sono 145 mila nuovi contagi. Non dobbiamo dimenticare il carico sulle terapie intensive, pari al 39%, oltre 3.700 ricoverati, vicino al picco della prima ondata quando furono 4.063. Stiamo vedendo l'effetto delle misure ma non possiamo pensare di deflettere dal mantenere le misure" attuali. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità a Che tempo che fa.
Restrizioni Covid, Gelmini: non esiste partito aperture o chiusure
"Si vuole riaprire, e farlo in sicurezza. Resta il grande tema dei trasporti, perché i contagi non avvengono solo a scuola. Questo è un tema che rimane da affrontare, però la riapertura della scuola ci deve dare speranza e fiducia e ovviamente, se la curva migliorerà, la volontà è quella di tornare ad aprire". Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, lo dice dallo studio di Che tempo che fa su Rai3. "Non c'e' - assicura l'esponente FI - il partito delle aperture o delle chiusure, tutti vogliamo riaprire, compatibilmente con la guerra che il virus ci fa".
Covid, Gelmini: ancora da affrontare tema trasporti
"Abbiamo fatto la scelta di usare il poco di agibilità ottenuta per riaprire le scuole e lo abbiamo fatto sapendo che il disagio e la perdita educativa è forte per i ragazzi e i genitori. Si vuole riaprire in sicurezza. Resta il grande tema dei trasporti che rimane da affrontare ma se la curva migliorerà l'obiettivo è riaprire, non c'è il partito delle chiusure. I trasporti sono una lacuna che rimane da affrontare". Lo ha detto la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini a Che tempo che fa.
Gelmini: Berlusconi sta discretamente, strascichi Covid
"Berlusconi sta discretamente, il Covid ha colpito anche lui, strascichi ci sono ma è combattivo l'ho sentito e mi ha detto di portarle i suoi saluti". Lo ha detto a Che tempo che fa la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini.
Gelmini: obbligo per medici è regola di buonsenso
"Vogliamo dare una cornice regolatoria per tutte le Regioni, la lotta alla pandemia è una competenza nazionale. Riteniamo che debba esserci una regola unica e l'obbligo di vaccinazione è necessario per gli operatori e i malati. E' una norma di buonsenso che deve essere uguale in tutte le Regioni". Lo ha detto la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini a 'Che tempo che fa' su Rai 3 ribadendo che il provvedimento sarà nel nuovo decreto legge e che domani ci sarà la Conferenza Stato-Regioni alla quale parteciperà anche il premier Mario Draghi.
Vaccino, Gelmini: dopo errori e ritardi Europa non perda tempo
"L'Europa non puo' permettersi di perdere altro tempo, occorre che le dosi di vaccino ci siano e siano a disposizione e somministrate nel più breve tempo possibile. Qualche errore e ritardo l'Europa l'ha commesso,è chiaro". A dirlo, a Che tempo che fa sua Rai3, è il ministro per le Regioni, Mariastella Gelmini.
Covid, aumentano i pazienti: l’andamento dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva
Continua a crescere la pressione negli ospedali, con la soglia d’allerta superata in diverse regioni. In totale in rianimazione ci sono 3.679 persone (+44), mentre 28.701 sono negli altri reparti Covid (+80). Secondo il bollettino del ministero della Salute, in Italia i casi registrati nell'ultimo giorno sono 19.611, su 272.630 tamponi. La percentuale di positivi sale al 7,19%. Dall’inizio della pandemia, i contagiati ufficiali sono 3.532.057 e i morti 107.933 (+297). TUTTI I DATI
Covid, dalla Germania alla Francia: l’Europa è blindata. Unica eccezione il Regno Unito
Dopo oltre un anno dall'inizio della pandemia di coronavirus, molti Paesi europei mantengono le restrizioni o impongono nuove chiusure, compreso il periodo di Pasqua. Unica eccezione la Gran Bretagna che, grazie alla campagna di vaccinazioni, dal 12 aprile inizierà una ripresa progressiva di tutte le attività. Ecco la situazione nei vari Stati
Caso Sputnik, il premier slovacco annuncia le dimissioni
Il primo ministro slovacco Igor Matovic ha annunciato l'intenzione di dimettersi, dopo le forti critiche per la gestione della crisi sanitaria e per la decisione di acquistare dosi del vaccino russo Sputnik V senza informare i partner al governo. Matovic ha tuttavia affermato di voler restare come ministro delle Finanze. Il politico slovacco non ha specificato quando si dimetterà dicendo di voler fare uno scambio di posti con l'attuale titolare delle Finanze, Eduard Heger.
Vaccini: Draghi domani a incontro governo-regioni
Il presidente del Consiglio Mario Draghi parteciperà all'incontro previsto nel pomeriggio tra governo e regioni sul piano vaccinale. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi. In mattinata Draghi parteciperà anche ad una iniziativa della Coldiretti.
Covid, le possibili riaperture ad aprile: chi è pro e chi è contro
Dopo Pasqua si torna alle lezioni in presenza a scuola fino alla prima media anche nelle zone rosse, ma fino al 30 aprile vietati gli spostamenti, saracinesche abbassate per bar e ristoranti e zona gialla cancellata. Posticipata a data da destinarsi la riapertura di palestre e teatri. Tensioni nella maggioranza con chi spinge per un allentamento delle restrizioni. LEGGI TUTTO
Vaccini, come funziona piattaforma di prenotazione di Poste in arrivo anche in Lombardia
Il servizio è già attivo in cinque Regioni e, entro inizio aprile, dovrebbe arrivare anche in Lombardia, dopo le polemiche sui disservizi e l'azzeramento dei vertici della società Aria. La somministrazione può essere prenotata online, tramite il call center con il numero verde 800.009.966, sugli sportelli Postamat, oppure attraverso i palmari in dotazione ai postini. LEGGI TUTTO
Vaccino anti Covid, da domani operativo hub Genova da oltre 1300 mq
Sarà operativo da domani alla Fiera del mare di Genova il grande hub da oltre 1.300 mq realizzato nell'ambito della campagna vaccinale anti Covid-19 di Regione Liguria, grazie anche all'accordo di collaborazione raggiunto per la prima volta in Italia tra Regione e la sanità privata convenzionata - Confindustria Sanità, Confcommercio Sanita', Confartigianato Salute e Lega cooperative - presente con i propri specialisti al fianco del personale medico e infermieristico della Asl3, con il coordinamento di Alisa, l'Azienda ligure sanitaria. All'avvio delle vaccinazioni saranno presenti il Commissario Straordinario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Giovanni Toti.
Vaccino, in Piemonte oggi somministrate 15 mila dosi
Sono 15.936, tra cui 9.033 ultraottantenni, le persone che oggi in Piemonte hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. Il dato è aggiornato alle ore 17.30. A 7.610 èstata somministrata la seconda dose. Lo comunica la Regione. Dall'inizio della campagna si è proceduto all'inoculazione di 761.002 dosi (di cui 270.988 come seconde), corrispondenti all'84,8 % delle 896.870 finora disponibili per il Piemonte.
Anm: rallentare o sospendere attività giudiziaria non urgente
"Il Governo considera il servizio giustizia con carattere di minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione, tanto da non ritenere doveroso rafforzare le condizioni che ne consentano la prosecuzione senza l'esposizione a pericolo per gli operatori". Lo scrive l'ANM che invita i dirigenti degli uffici giudiziari, "ove dovessero inspiegabilmente mancare interventi normativi volti alla limitazione dell'attività giudiziaria", "ad adottare misure organizzative per rallentare immediatamente tutte le attività senza escludere, nei casi più estremi, la sospensione dell'attività giudiziaria non urgente".