La Sardegna annuncia più controlli. Per chi arriva a Sant'Antioco obbligo di quarantena

Cronaca

La decisione del sindaco del Comune in vista dei possibili arrivi di Pasqua da parte di turisti e di chi ha seconde case. La Regione annuncia l'aumento di più uomini e mezzi in porti e aeroporti. Intanto il comune di Sarroch è il terzo comune dell'isola a finire in zona rossa

Primo atto ufficiale dei sindaci contro il pericolo di arrivi di massa nelle seconde case in Sardegna in vista della Pasqua. Il primo cittadino di Sant'Antioco, Ignazio Locci, ha firmato un'ordinanza con una stretta ulteriore per chi arriva da zone rosse, arancioni o dall'estero: previsto da domani l'obbligo di quarantena per 10 giorni sull'isola a sud ovest della Sardegna anche se si è in possesso di tampone antigenico-rapido negativo. Escluse dall'isolamento le persone già vaccinate e chi arriva per motivi di lavoro, necessità o salute dimostrabili con l'autocertificazione.   E' "una misura di prevenzione, di tutela della nostra comunità, un piccolo contributo di conservazione della cosiddetta zona bianca", chiarisce il sindaco. 

Terzo comune in zona rossa

Intanto, dopo La Maddalena e Sindia, il comune di Sarroch è il terzo comune dell'isola a finire in zona rossa . Ad annunciarlo in un post è stato il sindaco del comune del Cagliaritano Salvatore Mattana. L'ordinanza è legata all'aumento dei casi, 50 negli ultimi 14 giorni.  Il tasso negli ultimi 7 giorni risulta quindi superiore al valore previsto per legge di 250 casi positivi ogni 100 mila abitanti. La zona rossa parte domani alle

14 e resterà attiva sino alle 14 del 31 marzo con la limitazione degli spostamenti delle persone, salvo le deroghe previste, e la sospensione di alcune attività non essenziali per evitare l'ulteriore diffusione del contagio.

Le misure della Regione

Intanto la Regione ha annunciato che impiegherà più uomini e mezzi in porti e aeroporti ma anche sul territorio per scongiurare l'ingresso in massa dei turisti per le festività di Pasqua. Con gli alberghi e i B&B per la stragrande maggioranza ancora chiusi, gli arrivi si concentrareanno sulle seconde case: nell'Isola sono oltre 223mila, incluse quelle di proprietà di residenti, la maggior parte concentrate nel Sassarese e in Gallura dove sono occupate soprattutto in estate.

Con la curva dei contagi ormai stabile da giorni sotto i 100 casi nelle 24 ore (COVID-19: AGGIORNAMENTI - SPECIALE)., un tasso di positività oggi sceso allo 0,7% e la pressione sugli ospedali sotto la soglia critica, è molto probabile che la Sardegna confermi la zona bianca, unica Regione per ora in Italia, anche nelle prossime settimane. Un quadro che spinge molti residenti delle zone rosse con casa nell'Isola, a spostarsi qui per Pasqua.

Più controlli agli arrivi

Il governatore Christian Solinas ha scelto la linea della fermezza ma non forza la mano al Governo: nelle prossime ore, dunque, non firmerà un'ordinanza di stop dalle Regioni in zona rossa sul modello della Valle d'Aosta e dell'Alto Adige, ma varerà un provveddimento che stringe ulterioremente le maglie dei controlli agli arrivi, attivi già dall'8 marzo scorso. Si punta a mettere in campo tutte le forze di Polizia in accordo con le Prefetture e quelle in capo alla Regione e ai Comuni, forestali, barraccelli e vigili urbani: tutti sul fronte avanzato, operativi in ogni scalo per evitare che i passeggeri sfuggano alle verifiche.

Dall'8 marzo si può entrare in Sardegna solo con un certificato di avvenuta vaccinazione anti-Covid o di negatività al tampone, oppure sottoponendosi a un test rapido dopo lo sbarco. Finora i numeri hanno consentito di gestire la situazione, ma con arrivi più sostenuti il rischio e' che il sistema possa andare in tilt. Ne sono convinti gli esponenti dell'opposizione di centrosinistra. Sfumata ieri sera, dopo un aspro confronto in Aula, la possibilità di un ordine del giorno bipartisan per chiedere un aiuto al Governo sui controlli in partenza, oggi le minoranze tornano alla carica sollecitando un'ordinanza che impedisca gli spostamenti dalle zone rosse e denunciando che l'attuale sistema dei controlli "è già saltato".

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