Covid, Molise chiederà intervento dell'Esercito per attivare posti in terapia intensiva

Cronaca

Nella Regione la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di intensiva, rispetto a quelli totali disponibili, è pari al 38%. Da domenica 21 febbraio a domenica 7 marzo, un comune molisano su quattro si trova in zona rossa

Il presidente della Regione Molise Donato Toma chiederà al ministero della Difesa l'intervento dell'Esercito per l'attivazione in emergenza di almeno dieci posti letto di terapia intensiva Covid presso vari ospedali. È quanto previsto nella mozione presentata dai consiglieri regionali di minoranza del Pd, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, approvata dall'Assemblea a maggioranza  (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA CON MAPPE E INFOGRAFICHE).

Il commento della Fanelli

"Una scelta forte e urgente - ha commentato la capogruppo Fanelli - perché, oltre alle strutture mobili che si stanno montando in Basso Molise, moduli senza Rianimazione, ci vengano in soccorso con mezzi e personale". "Ho parlato telefonicamente con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini” ha sottolineato su facebook la Fanelli “e mi ha assicurato che invierà l'Esercito per attivare nuovi posti di terapia intensiva" e che "sono pronti a fare la loro parte. Da subito".

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La situazione Covid in Molise

In Molise la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 in terapia intensiva, rispetto al totale di quelli disponibili, è pari al 38%. È quanto emerge dall'elaborazione dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sulla base della rilevazione giornaliera (23 febbraio) del ministero della Salute. La percentuale nazionale è del 24%. Nell'area 'non critica' la percentuale dei posti letto occupati è del 48% mentre è del 29% quella nazionale.

L'ultima ordinanza

Da domenica 21 febbraio a domenica 7 marzo, un comune molisano su quattro si trova in zona rossa. Questo è l'effetto dell'ordinanza emessa dal presidente della Regione che ha deciso di prorogare un precedente provvedimento che riguardava 28 comuni dell'area Basso molisana includendone altri cinque nella fascia di maggior rischio: Bonefro, Lupara, Montelongo, Morrone del Sannio e Provvidenti, tutti Comuni che si trovano in provincia di Campobasso. 

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