Firmati i primi 2.400 contratti con i vaccinatori, ma a preoccupare è la mancanza di infermieri che hanno disertato il bando del Commissario per l’emergenza Covid. I tutto ne servono circa 12mila. Si sono proposti in circa 4.000. Guarda il nostro video.
Sono 2.400 i vaccinatori, tra medici e infermieri, che hanno già firmato il contratto e sono pronti ad entrare in servizio dopo aver risposto al bando del commissario per l’emergenza Covid.
Per coprire le esigenze del piano vaccinale servono in tutto circa 15mila vaccinatori. Non tutti insieme però. Il piano prevede di vaccinare 60milioni di italiani tra gennaio e ottobre. Il numero dei vaccinatori dovrà aumentare in base all’aumento della disponibilità di dosi del vaccino.
I primi 2.400 contratti dovrebbero coprire il fabbisogno fino a marzo. Il picco è previsto per i mesi di luglio, agosto e settembre quando i vaccinatori dovranno essere circa 16mila.
Mancano gli infermieri
Fin qui i numeri sembrano tranquillizzanti, il problema però è che mancano gli infermieri. Il bando prevede 3mila medici e 12mila tra infermieri e assistenti sanitari. Hanno risposto all’appello quasi 15mila medici e meno di 4 mila infermieri (ultimo aggiornamento dei dati 6 gennaio). Insomma i conti non tornano e gli infermieri non ci sono. Rimpiazzarli con i medici sarebbe economicamente molto più pesante. Il costo per un medico al mese è di oltre 6mila euro lordi, per un infermiere la metà.
I sindacati chiedono di coinvolgere gli infermieri del servizio sanitario nazionale. Secondo Nursing up sono oltre 100mila quelli che potrebbero dare la propria disponibilità con ore di lavoro straordinario che dovrebbero essere retribuite -50 euro all’ora- come previsto dall’ultima legge di bilancio.
Nel frattempo le Regioni si muovono per conto loro, con accordi con medici di base e in alcuni casi -come in Piemonte- anche con i farmacisti. In Lombardia le Ats stanno chiedendo a medici e infermieri di offrirsi come volontari per somministrare, gratuitamente, i vaccini.