La vendita tramite asta, in programma in tribunale ad Aosta il prossimo 19 febbraio, è stata bloccata dopo che l'avvocato Carlo Taormina, in qualità di creditore, non si è opposto alla richiesta di sospensione di Annamaria Franzoni e di suo marito
Stop all'asta della villetta di Cogne dove il 30 gennaio del 2002 venne ucciso il piccolo Samuele Lorenzi. La decisione di fermare la vendita dell'immobile fino al 30 giugno prossimo è arrivata dal giudice del tribunale di Aosta Paolo De Paola.
L'asta si sarebbe dovuta svolgere in tribunale ad Aosta il prossimo 19 febbraio: offerta minima 626.475 euro. La decisione è arrivata nei giorni scorsi, dopo che l'avvocato Carlo Taormina, creditore dei coniugi Lorenzi, non si è opposto alla richiesta di sospensione. Potrebbe dunque essere in corso una trattativa con i coniugi per la revoca del pignoramento.
La villa pignorata per pagare gli onorari dell'avvocato Taormina
Una sentenza civile passata in giudicato a Bologna obbliga Annamaria Franzoni, condannata per l'omicidio del figlio Samuele, a dare al suo ex legale oltre 275 mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi: una cifra diventata pari a 450mila euro nell'atto di pignoramento. Nel novembre 2020 il tribunale di Aosta aveva disposto la vendita della villetta dopo aver respinto, a settembre, le richieste di sospensione dell'esecuzione immobiliare da parte dei coniugi Lorenzi.