Premio Letizia Leviti, sabato 19 dicembre la proclamazione online del vincitore

Cronaca
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A causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, l’annuncio del premio della IV edizione sarà dato dal presidente della giuria, Claudio Cordova, alle 11 sulla pagina Facebook dell’Associazione Letizia Leviti. Quest’anno anche una menzione speciale per un particolare lavoro di reportage. Il tema scelto è “Articolo 32”, con l’intento di valorizzare il lavoro del giornalista che con un reportage o un’inchiesta ha affrontato il tema della salute pubblica

A causa della pandemia di Covid-19 che ha investito il nostro Paese e non solo, l’Associazione Letizia Leviti, al posto della consueta cerimonia di consegna, proclamerà il vincitore della IV edizione del Premio Giornalistico Letizia Leviti under 35 sabato 19 dicembre 2020, alle ore 11.00, sulla pagina Facebook dell’Associazione. Sarà Claudio Cordova, presidente della giuria composta da Cecilia Anesi, Giulia Presutti, Sara Manisera e Flavia Barsotti, a svelare il nome del vincitore.

Una menzione speciale e i premi

La qualità e quantità dei lavori pervenuti hanno spinto la giuria ad assegnare anche una menzione speciale per un particolare lavoro di reportage, con la consapevolezza che, in periodi così drammatici e confusi, vada valorizzata la peculiarità dei giovani giornalisti per il loro contributo su un tema di ampia rilevanza sociale come la salute del cittadino. Il giornalista vincitore riceverà contestualmente il riconoscimento del valore di 2.000 euro, mentre la consegna delle targhe per premio e menzione speciale 2020 si terrà all’ interno della prossima edizione del 2021, che tornerà ad aver luogo a Firenze nel salone dei 500 di Palazzo Vecchio.

Il tema

“Articolo 32” è il tema che ha definito la categoria “Under 35” 2020. La costituzione sancisce il diritto alla salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Il premio si è prefisso in questa edizione di valorizzare il lavoro del giornalista che con un reportage o un’inchiesta ha affrontato il tema della salute pubblica in diverse sfumature, da quella tecnico-scientifica a quella sociale e morale, indagando in particolare cause ed effetti della malasanità.

 

Dal bando pubblicato ad agosto 2020 sul sito dell’Associazione

 

La pandemia ha messo a nudo come anni di sprechi, corruzione, infiltrazioni delle mafie, inefficienza, mancanza di meritocrazia, mancanza di omogeneità nelle norme ed errori organizzativi abbiano causato una cattiva gestione diffusa, sia nel settore sanitario che in quello sociosanitario. Al tempo stesso lo stato di emergenza ha portato alla luce la forza, la passione, l’amore con cui la maggior parte dei medici, infermieri, dirigenti sanitari e volontari affrontano ogni giorno il loro impegno per la salute e la vita del prossimo.
L’obiettivo del premio è andare oltre la cronaca, affinché il dramma del Covid19 diventi occasione per riflettere sulla centralità della salute come il bene comune più importante ma anche come occasione di incontro, di abbraccio e di verità tra gli uomini. Il concorso si rivolge, quindi, non solo a reportage e inchieste “sulla pandemia” ma anche “oltre la pandemia”, come: elaborati sulla correlazione tra inquinamento ambientale e malattie, criticità nell’organizzazione e interazione della sanità pubblica con quella privata, problematiche specifiche e strutturali del settore sociosanitario, cause di cattiva gestione e di inefficienza del settore sanitario, esempi virtuosi, confronto tra modelli di organizzazione, analisi delle norme e delle competenze nazionali, regionali e locali, scenari e prospettive del settore sanitario e sociosanitario, i volontari della salute, etica e salute, la salute del prossimo, salute e verità.

Il premio

Il concorso è promosso dall’Associazione Letizia Leviti, fondata nel maggio 2017 a nome della giornalista di Sky TG24 prematuramente scomparsa nel 2016, ed è riservato a giovani giornalisti freelance e collaboratori non assunti nelle redazioni. Alla base del premio vi sono i valori che la Leviti ha da sempre ricercato nell’esercizio della sua professione: onestà intellettuale, cura del linguaggio, accuratezza e profondità di contenuti, la volontà di essere dove accadono i fatti, sincerità e autentica libertà di giudizio, stupore di fronte al reale.

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