Cinque agenti del carcere di S. Gimignano a processo per tortura

Cronaca

Gli episodi contestati risalirebbero all'ottobre del 2018. La prima udienza del processo è stata fissata per il 18 maggio prossimo

Tortura, lesioni aggravate, falso ideologico, minacce aggravate e abuso di potere nei confronti di un detenuto tunisino in isolamento per reati legati allo spaccio di droga. Queste le ipotesi di reato per le quali il gup di Siena Roberta Malavasi oggi ha rinviato a giudizio cinque agenti della polizia penitenziaria all'epoca dei fatti in servizio al carcere di San Gimignano (Siena).

Gli episodi contestati risalirebbero all'ottobre del 2018. La prima udienza del processo è stata fissata per il 18 maggio prossimo. Le indagini hanno coinvolto anche altri dieci agenti della polizia penitenziaria del carcere di massima sicurezza di San Gimignano le cui posizioni sono sempre all'esame della procura di Siena. I cinque agenti che andranno a processo l'anno prossimo sono un ispettore superiore, due ispettori capo, due assistenti capo coordinatori.  Secondo l'accusa gli agenti avrebbero provocato nel detenuto 'sofferenze acute e sofferenze fisiche' sottoponendolo 'ad un trattamento inumano e degradante'.

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