Dal Recovery Fund alla Brexit, dal Mes alle riforme. Su queste e sulle altre sfide che attendono l’Europa hanno dialogato il presidente dell’Europarlamento e il nostro corrispondente da Bruxelles, Roberto Tallei, nell’ambito del nuovo format di Sky TG24. Il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha invece parlato del piano di riforme dell'Italia
L’Europa guarda al 2021 come all’anno del riscatto e della ripresa dopo la più grande crisi economica dal Dopoguerra. Dopo il primo soccorso della Bce, ora l’attesa è tutta per il Recovery fund, bloccato però dal veto di Ungheria e Polonia, Paesi che – nonostante la mole di aiuti ricevuti negli anni da Bruxelles – non vogliono controlli in fatto di costituzione e diritti. Il meccanismo dell’unanimità su cui si basa la gran parte delle decisioni rende l’Unione europea lenta e poco efficiente e frena anche altre riforme attese da tempo, come quella del regolamento di Dublino. Tutto questo mentre con l’elezione di Joe Biden alla Casa Bianca e l’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione si aprono nuovi scenari sul fronte geopolitico. Con il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, a Sky Tg24 LIVE IN, si è fatto il punto sulle grandi sfide che attendono l’Europa, ma anche quelle che dovrà fronteggiare l’Italia, che avrà addosso gli occhi di tutti e dovrà dimostrarsi all’altezza degli aiuti ricevuti.
L'accordo trovato da Consiglio e Parlamento "non si tocca, ora sta a Polonia e Ungheria
sciogliere il nodo del loro consenso, se non avvenisse è evidente che si andrà avanti lo stesso, sul Recovery e sullo stato di diritto": lo ha detto il presidente del Parlamento Ue David Sassoli, intervenendo al programma-evento 'SKYTG24 LIVE IN'. "Indietro non si torna, gli strumenti entreranno in vigore", ha aggiunto. "E' brutta l'Europa dei veti, è brutta la democrazia europea quando non discute, quando non scioglie i nodi", ha detto il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli a SkyTg24 Live Courmayeur. "I veti sono sempre un errore e bloccano la democrazia".
"La seconda ondata della pandemia ci rimette davanti questione del debito e il prossimo anno dovremo affrontarlo". Ha proseguito il presidente del Parlamento europeo, sottolineando che "lavorare sul debito sara' indispensabile". "Il problema del patto di stabilità e della sua riforma e il debito saranno i temi del prossimo anno, non si scappa da questo", "non si tratta del debito pubblico italiano ma di quello di tutti i 27 a causa del Covid", ha aggiunto. "Sento dire - ha spiegato Sassoli - che questo debito lo abbatteremo con la crescita, ma quando dovremo crescere per sostenere il debito che i 27 stanno facendo?".
Dombrovskis: Italia in ritardo sulle riforme? C'è tempo, serve qualità
Occorre "predisporre un piano di qualità con investimenti e riforme strutturali per affrontare problemi di vecchia data dell'economia italiana, tra cui l'efficienza e la rapidità della pubblica amministrazione, il sistema giudiziario, il miglioramento della gestione aziendale". Questo il commento del vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, intervistato a Sky TG24 LIVE IN. Rispondendo alle domande sull'ipotesi che l'Italia sia in ritardo nella presentazione del piano nazionale di riforme, Dombrovkis ha detto che "c'è ancora tempo e l'importante è concentrarsi sulla qualità del piano". "E' importante che l'Italia presenti una visione coerente degli investimenti e delle riforme strutturali, e affronti anche le sfide poste dalla transizione verde e digitale delle nostre economie. Gli Stati membri hanno a disposizione fino ad aprile del prossimo anno per presentare i loro piani di ripresa, il processo legislativo è ancora in corso".
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Chi è David Sassoli
David Sassoli è il Presidente del Parlamento europeo dal 3 luglio 2019. Nato a Firenze nel 1956, ha iniziato la sua carriera da giornalista in piccoli quotidiani e agenzie di stampa, per poi passare al Giorno. Nel 1992 lo sbarco in RAI, prima come cronista del TG3, poi al TG1 come conduttore dell’edizione delle 20 e vicedirettore. Nel 2009 è stato eletto con oltre 400mila preferenze europarlamentare per il Partito democratico, diventandone capodelegazione. Viene confermato anche nelle elezioni del 2014 e del 2019. Nel 2013 è arrivato secondo alle primarie del PD per il sindaco di Roma. È stato membro degli scout e di vari movimenti giovanili cattolici. Sposato e padre di due figli, è tifoso della Fiorentina.