Covid Napoli, morto l'anziano che era nel video del cadavere nel bagno del Cardarelli

Cronaca
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È deceduto il secondo uomo ripreso nel video delle polemiche, diffuso l'11 novembre, che ritraeva un paziente deceduto mentre era nel bagno del pronto soccorso. Nel video, l'uomo morto oggi, di 84 anni originario di Portici, appariva nell'inquadratura mentre era sulla barella, con il cibo ancora impacchettato ai piedi della lettiga

È morto anche il secondo uomo ripreso nel video delle polemiche, diffuso nei giorni scorsi, all'ospedale Cardarelli di Napoli, che ritraeva un paziente deceduto mentre era nel bagno del pronto soccorso. Lo si apprende da fonti dell'ospedale partenopeo. Nel video, girato e diffuso da uno dei pazienti, dopo l'uomo morto, veniva inquadrato un signore anziano sulla barella, con il cibo ancora impacchettato ai piedi della lettiga. L'uomo, 84 anni, morto oggi alle ore 17, era di Portici (COVID: GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

Il video del cadavere 

Era l'11 novembre quando il video ha iniziato a cricolare, diventando in poco tempo virale. Le immagini, girate a pochi minuti dal decesso dell'ammalato in un bagno del Cardarelli, sono state registrate approfittando dell'allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiare il cadavere. A girare il video, come si è scoperto successivamente, è stato Rosario La Monica, un 30enne di Marianella che ha poi deciso di farsi avanti per spiegare come mai avesse filmato la scena. 

Il racconto dell'autore del video

"Quel video e anche altri li ho girati e anche messi su Fb per far capire che lì ci trattano come appestati, anziani abbandonati e lasciati soli, come è successo a quel vecchio morto in bagno, che era vivo quando sono entrato". "Era in stanza con me, - ha spiegato il 30enne - non usciva dal bagno e quindi sono entrato. Non riusciva a respirare perché aveva il covid. Gli ho buttato dell'acqua in faccia e poi ho chiesto aiuto, ma nessuno mi dava retta. Sono arrivati dopo mezz'ora ed era già morto. Non riesco a sopportarlo". "Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo", ha aggiunto. "Ero da due giorni in ospedale, - ha spiegato i 30enne, positivo al coronavirus - per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo".

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Le poemiche sul caso

Le immagini hanno subito scatenato le polemiche: "È deprecabile - ha spiegato il direttore generale dell'ospedale napoletano, Giuseppe Longo - che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell'opinione pubblica". Il ministro degli Esteri Di Maio ha parlato di "immagini scioccanti", mentre il ministro Boccia le ha definite "vergognose". A un giorno di distanza dall'accaduto, poi, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha voluto commentare il caso: il paziente "è giunto al Pronto Soccorso del Cardarelli, già con l'ossigeno da casa. Come risulta dalla cartella clinica, era affetto da diabete, ipertensione, aneurisma all'aorta addominale, e già sottoposto in precedenza a intervento di laringectomia". "Il paziente, trasferito in OBI, si è alzato dalla barella ed è andato in bagno. Dopo dieci minuti, l'infermiere, preoccupato del ritardo, è andato a verificare e ha trovato l'uomo riverso a terra privo di vita. Quindi si è allontanato per prendere la lettiga. In questi minuti, un altro signore, Rosario R., 30 anni, giunto con mezzi propri al Pronto Soccorso del Cardarelli, ha avuto il coraggio di girare un video e di postarlo poi sui social". 

La posizione del Cardarelli

"È difficile e doloroso commentare le dichiarazioni di Rosario La Monica, più volte le nostre infermerie hanno dovuto chiedere a quell'uomo di allontanarsi dalla strumentazione medica e dai monitor di sorveglianza di altri pazienti”, ha poi ricordato Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso Obi del Cardarelli di Napoli, in merito alle accuse lanciate su Facebook dall'autore del video. "Un uomo disturbato -  ha aggiunto Paladino - che nel breve tempo nel quale è stato ricoverato ha tenuto un comportamento ossessivo”. Il primario ha quindi definito "del tutto false le accuse mosse sui social". "Tutto il personale del pronto soccorso - ha aggiunto - si sottopone a turni massacranti per fronteggiare il continuo arrivo di pazienti”.

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Le indagini

Intanto, a Napoli, la Polizia, coordinata dalla Procura, ha iniziato a indagare sul decesso. Da un primo esame è apparso verosimile che l'uomo possa essere stato colto da infarto. Gli inquirenti però hanno deciso di sottoporre a sequestro la salma per un eventuale esame autoptico che possa chiarire quale siano state le cause del decesso. Gli investigatori, anche in presenza di una denuncia presentata dai familiari della vittima, hanno acquisito la documentazione clinica nel pronto soccorso e anche il video diventato virale. Acquisite anche le testimonianze delle persone presenti nel Pronto Soccorso e agli atti sono finite anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza.

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