Ancora in crescita la curva epidemica con 1.912 casi contro i 1.786 di ieri, a fronte di un leggero calo dei tamponi (107.269) 800 in meno di ieri. Le vittime sono 20, calano leggermente le terapie intensive (-2)
Coronavirus Abruzzo, balzo contagi, +51 nelle ultime ore
Balzo dei contagi da coronavirus in Abruzzo: 51 i nuovi casi accertati con i test delle ultime ore. Dalle città ai paesini, dalla costa alle aree interne, riguardano l'intero territorio regionale: 20 fanno riferimento alla provincia di Teramo, undici a quella di Pescara, dieci all'Aquilano e otto al Chietino, mentre per due sono in corso verifiche sulla provenienza. Il paziente più giovane ha 2 anni, il più anziano 93. Non ci sono decessi recenti: il bilancio delle vittime è fermo a 477. Aumentano le terapie intensive.
Coronavirus, indice Rt a 1,2-1,5 in Gb, stretta pure a Leeds
Sale di un altro decimale, tra 1,2 e 1,5 contro 1,1-1,4 della settimana scorsa, il tasso nazionale d'infezione da coronavirus nel Regno Unito. Lo rende noto oggi il governo britannico, confermando l'accelerazione del rimbalzo dei casi sulla scia delle tendenze ancor più accentuate di altri Paesi europei come Francia o Spagna. La soglia di rischio dell''indice Rt è calcolata dalle autorità sanitarie da quota 1 un su. Restrizioni ulteriori rispetto a quelle nazionali in vigore da ieri dopo il giro di vite annunciato dal premier Boris Johnson per evitare un secondo lockdown generale sono state intanto annunciate a Leeds - al pari di quanto già fatto per altre importanti città dell'Inghilterra, oltre che del Galles, della Scozia e dell'Irlanda del Nord - dove il Consiglio comunale intende formalizzare dal fine settimana il divieto di incontri fra persone di nuclei familiari diversi. Una limitazione maggiore rispetto a quella imposta per ora nella generalità del Regno dalla 'regola del 6': intesa come tetto massimo delle persone autorizzate a riunirsi insieme nell'ambito dei contatti sociali o familiari privati, in casa come all'aperto.
Stadi: Crisanti, riaprirli è da irresponsabili
"Se proprio vogliamo fare un gesto simbolico - rileva - riapriamoli con mille persone, oppure riapriamo con il 10% della capienza per almeno quindici giorni e vediamo che succede". Sulla questione Crisanti è categorico: "ripeto che riaprire gli stadi in questo momento in cui la priorità è la scuola - conclude - equivale a fare un triplo salto carpiato senza protezioni".
Stadi: Crisanti, riaprirli è da irresponsabili
"Riaprire gli stadi adesso è da irresponsabili, ora dobbiamo metabolizzare l'apertura delle scuole e vedere come va". Lo dice all'ANSA Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all'Università di Padova. "Le cose vanno fatte gradualmente - aggiunge - quando sento che gli stadi vanno riaperti perché il comparto muove un sacco di soldi penso che se poi andiamo verso una maggiore diffusione del virus la situazione potrebbe addirittura precipitare".
De Luca, se curva contagi non cala chiuderemo tutto
"Siamo in una fase delicata, nei prossimi giorni se non avremo dati tranquillizzanti ripercorreremo senza esitazione quanto già fatto per fermare movida, luoghi di ritrovo, discoteche. Siamo nel pieno dell'epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto. Se l'alternativa è tra avere morti in strada o fare una allegra passeggiata, non ci sara' alcun dubbio". Cosi' il governatore Vincenzo De Luca su Facebook, ribadendo l'appello a comportamenti corretti specie con l'uso delle mascherine, reso obbligatorio anche all'aperto. "Dobbiamo fare oggi uno sforzo straordinario altrimenti avremo momenti davvero difficili per le nostre famiglie. Solo con comportamenti responsabili non avremo ripercussioni sulle attività economiche".
Coronavirus: studente positivo a Piacenza, 40 in isolamento
Isolamento domiciliare per gli alunni e il personale docente di una classe della scuola secondaria superiore "Romagnosi" di Piacenza, complessivamente una quarantina di persone. Il provvedimento "si è reso necessario - spiega l'Ausl piacentina - perché uno degli studenti è risultato positivo al tampone, al quale si era sottoposto su indicazione del proprio medico per sintomi". Una volta ricevuta la notifica del caso, i professionisti dell'azienda sanitaria hanno immediatamente preso contatto con la dirigenza dell'istituto. Non potendo escludere completamente, sulla base di quanto affermato dal personale scolastico, un contatto diretto dello studente con compagni e insegnanti, si è deciso quindi di ricorrere alla quarantena per una quarantina di persone. Già nel pomeriggio di oggi gli interessati saranno sottoposti a tampone.
Coronavirus: 51 positivi in nave militare ormeggiata a Augusta
Sulla nave militare italiana "Margottini", unità inserita nel dispositivo europeo dell'operazione "Eunafor Med Irini", attualmente ormeggiata nella base navale di Augusta (Siracusa) per sosta logistica, sono emersi 47 casi di positività al Covid-19 per l'equipaggio e 4 tra lo staff dell'operazione. Dati venuti fuori a seguito di un accurato controllo mediante tamponi dopo oltre 15 giorni di attività in mare. Quale misura precauzionale, si e' deciso di effettuare immediatamente un'ulteriore verifica, ripetendo il test-tampone a favore di tutto il personale imbarcato.
Scuola: in Abruzzo 16.763 test a personale, 118 positivi
Sono 16.763 i test sierologici eseguiti finora in Abruzzo sul personale scolastico, nell'ambito dello screening nazionale per contenere il contagio da Covid 19: sono 118 i test risultati positivi. Lo comunica l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', specificando che rispetto alla scorsa settimana si registra un incremento di 1.662 esami. Nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila i test eseguiti sono stati 3.248 (+365 rispetto al dato di venerdì scorso), nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti 4.901 (invariato), nella Asl di Pescara 4.221 (+942), nella Asl di Teramo 4.393 (+355). I test risultati positivi sono stati 118: 32 nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila (+2), 37 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti (invariato), 31 nella Asl di Pescara (+8) e 18 nella Asl di Teramo (-1 per una rettifica). Per tutti sono scattati i protocolli di sicurezza e la contestuale presa in carico da parte del sistema sanitario regionale.
Sileri, serve uso più ampio test salivari
"Propongo per coloro che stanno in quarantena di liberarli dalla quarantena dopo 7 giorni mediante un tampone, poi va fatto un uso più ampio dei tamponi salivari". Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a 'L'aria che tira' su La7. "I test salivari - ha aggiunto - possono fare la differenza nella rapidità degli screening di tracciamento".
Coronavirus: arriva nuovo test rapido, risultati in 39 minuti
Nuovo test rapido per il coronavirus con risultati affidabili in 39 minuti e una specificità del 100%, approvato CE, è disponibile in Europa. A svilupparlo e' Bosch che ne ha dato notizia in una nota. Un campione, spiega Bosch, "viene prelevato dal naso o dalla gola del paziente utilizzando un tampone e inserito nella cartuccia del test. Poi la cartuccia, che contiene già tutti i reagenti necessari per il test, viene inserita nel dispositivo Vivalytic per l'analisi automatizzata. Il dispositivo di analisi e' progettato per essere facile da usare, richiede solo una breve formazione per il personale medico". Lo sviluppo del sistema Vivalytic è nato da una lunga collaborazione tra la ricerca e l'ingegneria avanzata di Bosch e la consociata Bosch Healthcare Solutions, e con la società biotecnologica tedesca R-Biopharm. Il test rapido è particolarmente adatto presso i centri di controllo mobili e, afferma il Ceo di Bosch, Volkmar Denner, "ora possiamo dare un risultato ancora più velocemente". La novità, riferisce ancora la nota, e' che "sara' possibile eseguire test simultanei su cinque persone".
Altems: in 1 mese più che raddoppiati casi Italia
Il numero di casi di contagiati da Covid-19 in Italia è più che raddoppiato nel periodo che va dal 25 agosto al 22 settembre rispetto ai 30 giorni precedenti: nella maggior parte delle regioni italiane l'indice di prevalenza derivante dal confronto negli ultimi mesi (25 luglio-23 agosto e 24 agosto-22 settembre) è raddoppiato (passando da 43 a 99 casi su 100.000 abitanti). La differenza piu' significativa riguarda la Puglia, la Campania, la Liguria e la P.A di Trento. E' quanto emerge dalla 21ma puntata dell'Instant Report Covid-19 prodotto dall'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell'Università Cattolica. "Con il passaggio della stagione estiva, si e' registrato un aumento notevole nell'incidenza e nella prevalenza dei casi - afferma il professor Gianfranco Damiani, docente di Igiene all'Università Cattolica, campus di Roma -: nel giro di due mesi, la prevalenza di periodo su 30 giorni a livello nazionale è passata da 43 a 99 casi su 100.000 abitanti. In parallelo, si è osservato un incremento del numero dei pazienti ospedalizzati, passato da meno di 800 alla fine di luglio ai circa 2.900 attuali.
Paziente 1 Lucca muore dopo 7 mesi, aveva 61 anni
E' morto dopo circa sette mesi dall'individuazione della patologia il 'paziente 1' di Lucca per Coronavirus, Marco Bonini, che venne diagnosticato l'1 marzo e che dal 5 marzo è stato ricoverato in ospedale affrontando un calvario di cure e interventi da cui non si è più ripreso. Per motivi di lavoro faceva frequenti trasferte nel Nord Italia ed è così che e' stato contagiato. Abitava a Lammari, frazione di Capannori, come ricordano stamani i giornali locali dopo aver appreso del decesso dal sindaco Luca Menesini che lo ha reso noto su Fb: "Ci ha lasciati Marco, contagiato dal Coronavirus il 1 marzo scorso, e che da marzo ad oggi ha lottato per superare prima il Covid-19 e poi le conseguenze che il Covid-19 aveva lasciato sul suo fisico. Dopo sei mesi di lotta, ha smesso di lottare". Era stato in terapia intensiva fino al 24 aprile, poi si era negativizzato, ma i segni della degenza per Covid hanno lasciato il segno, a partire dalle conseguenze di una tracheotomia ed altre complicazioni. Il 61enne è morto all'ospedale Cisanello di Pisa dopo un altro intervento legato a una delle conseguenze del ricovero per Coronavirus. E' uno dei tre morti per Coronavirus delle ultime 24 ore in Toscana, gli altri sono nelle province di Firenze e Pisa.
Torino: tamponi negativi, domani sfida all'Atalanta
Anche l'ultimo giro di tamponi ha dato esito negativo: la sfida contro l'Atalanta, dunque, si disputerà regolarmente. E il tecnico, Marco Giampaolo, ha potuto dirigere una sessione a ranghi completi, provando gli schemi in vista della partita di domani pomeriggio all'Olimpico Grande Torino. Belotti e compagni, però, rimangono in ritiro, come da prassi ad ogni vigilia di campionato. E ci rimarranno anche domani sera: il via libera per tornare dalle rispettive famiglie è atteso per domenica, quando arriverà l'esito dei tamponi post-partita.
Abruzzo, 51 nuovi casi; totale positivi a 4317
Sono complessivamente 4317 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 51 nuovi casi (di età compresa tra 2 e 93 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti resta fermo a 477. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3023 dimessi/guariti (+4 rispetto a ieri, di cui 19 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3004 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 817 (+47 rispetto a ieri).
Coronavirus: Toscana, 139 nuovi casi, 3 decessi, 31 guarigioni
In Toscana sono 14.355 i casi di positività al Coronavirus, 139 in più rispetto a ieri (53 identificati in corso di tracciamento e 86 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 1% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 139 casi odierni e' di 38 anni circa (il 28% ha meno di 26 anni, il 30% tra 26 e 40 anni, il 30% tra 41 e 65 anni, il 12% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 74% e' risultato asintomatico, il 20% pauci-sintomatico. Delle 139 positività odierne, 4 casi sono ricollegabili a rientri dall'estero, di cui 1 per motivi di vacanza (Spagna). 3 casi sono ricollegabili a rientri da altre regioni italiane (2 Sicilia, 1 Sardegna). Il 63% della casistica e' un contatto collegato a un precedente caso.
In Puglia 90 casi, in aumento nel foggiano
La provincia di Foggia prima in Puglia per numero di contagi da coronavirus nella giornata di ieri, con i suoi 36 casi, che superano i 23 di Bari. In tutto le persone positive al Covid sono stati 90. Oltre alle province di Foggia e Bari, gli altri casi sono cosi' suddivisi: 2 in provincia di Brindisi, 17 nella Bat, 9 in provincia di Lecce, 3 Taranto. E' stato registrato 1 decesso in provincia di Bari. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 392.912 test e risultate positive 7.394 persone. Infine, 4.498 sono i pazienti guariti, mentre 2.309 sono i casi attualmente positivi.
Coronavirus: 64 i pazienti ricoverati al Policlinico di Foggia
Sono 64 i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati al Policlinico Riuniti di Foggia. Lo spiega una nota il nosocomio foggiano in cui evidenzia che 22 sono ricoverati nel reparto di malattie infettive, 23 in pneumologia e 9 in terapia intensiva. Dieci i pazienti in post acuzie. Quattro, invece, sono i pazienti asintomatici, clinicamente guariti che sono stati trasferiti in un hotel di Lucera.
Scuola: già 400 colpite da Covid, 75 chiuse
Sono più di 400 le scuole già colpite da almeno un caso di Coronavirus e 75 sono state chiuse. Il dato lo riporta il quotidiano il Sole 24 ore. In cima per scuole colpite ci sono la Lombardia , l'Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio. I casi positivi nel 76% dei casi sono studenti, nel 13% docenti, il resto e' l'altro personale. In tutto in Italia ci sono 8mila istituti per 30mila plessi. I dati del Sole arrivano da un database messo a punto da un giovane ricercatore e uno studente universitario -Vittorio Nicoletta e Lorenzo Ruffino - che hanno raccolto dalla riapertura della scuola notizie e le ordinanze
dei sindaci. A Roma le scuole coinvolte sono 19, a Bologna 14, a Milano sono 13.
Scuola: min. Salute, sempre tampone con sintomi sospetti
In caso di sintomi sospetti di un alunno, il pediatra o il medico di famiglia devono richiedere "tempestivamente il test diagnostico" al dipartimento di prevenzione. E' quanto prevede l'ultima circolare del ministero della Salute, datata 24 settembre, diffusa per "fornire chiarimenti in merito agli attestati di guarigione da COVID-19 o da patologia diversa da COVID-19 per alunni/personale scolastico. Le indicazioni riguardano 4 scenari: il caso in cui un alunno ha più di 37,5 di febbre o una sintomatologia compatibile a scuola; il caso in cui questo avvenga invece a casa; il caso in cui è un operatore scolastico ad avere febbre o altri sintomi a scuola; e infine se l'operatore scolastico accusa sintomi a casa. In tutti questi casi viene effettuato il tampone, per il quale il documento sottolinea che "gli operatori
scolastici e gli alunni hanno una priorità". In caso di positività, sia per gli alunni che per gli operatori, si notifica il caso al dipartimento di prevenzione che avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata, secondo quanto previsto dal documento dell'Iss sulla riapertura delle scuole varato ad agosto.
scolastici e gli alunni hanno una priorità". In caso di positività, sia per gli alunni che per gli operatori, si notifica il caso al dipartimento di prevenzione che avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata, secondo quanto previsto dal documento dell'Iss sulla riapertura delle scuole varato ad agosto.
Covid: Toti, mascherine tutelano il centro storico
"La scelta di mettere la mascherina obbligatoria in alcune zone non e' stata presa per penalizzare il centro storico di Genova, ma per tutelarlo". Lo ha scritto su Fb il governatore ligure Giovanni Toti. "Monitorando e tracciando costantemente i casi - ha scritto -abbiamo ritenuto che fosse meglio mettere questa misura precauzionale per la salute dei cittadini piuttosto che arrivare a ridurre l'orario delle nostre attività. Perché se dobbiamo imparare a convivere con il virus la strada e' proprio questa - ha concluso -: non smettere di far vivere la nostra città ma trovare il modo di andare avanti in sicurezza". I dati del contagio covid nell'ultima giornata in Liguria, ha scritto anticipando il bollettino "sono in miglioramento, con 73 positivi su 2.760 tamponi, di cui 38 in Asl 3, segno che le misure di contenimento del virus stanno dando i loro frutti".