Lunedì 14 settembre inizierà il primo anno scolastico che prevede la “didattica mista”, tra lezioni in presenza e a distanza. Anche a Milano la campanella torna a suonare ma il dibattito è aperto, tra ritardi nell’organizzazione e altri problemi. Questa modalità inoltre rischia di escludere coloro che non hanno accesso a neanche un device
Sono oltre 850mila i bambini e ragazzi italiani investiti dal cosiddetto digital divide, che durante il lockdown non sono stati - cioè - in grado di seguire le lezioni online per mancanza di adeguati strumenti digitali. Quasi 4 mesi senza lezioni, esercizi, interrogazioni e compiti, senza poter aver accesso a quell’educazione scolastica così importante per la loro crescita. Riprendere non sarà semplice ma quello che spaventa di più è il rischio di essere costretti a tornare a stare in casa, dove non ci sono strumenti adibiti all’apprendimento digitale. È qui che a Milano entra in scena QuBì, programma promosso da Fondazione Cariplo contro la povertà infantile, che dona device e connessioni agli alunni della città meneghina del tutto privi di strumenti digital.
Oggi consegnati i primi computer
In programma c’è la donazioni di 500 device, tra personal computer e tablet, e 500 connessioni mobili alle famiglie in fragilità. Questo avviene grazie collaborazione di Cariplo Factory, TechSoup, Fastweb, Intesa Sanpaolo, ASUS, Danone, TeamSystem e RePower. E proprio oggi, venerdì 11 settembre sono stati consegnati i primi 110 personal computer ASUS alle Reti QuBì nei quartieri di Stadera e Gallaratese, a Milano. Assieme ai dirigenti scolastici degli istituti del territorio, QuBì individuerà i bambini e i ragazzi in maggiore stato di bisogno. Seguirà quindi una seconda consegna che vedrà protagoniste altre 390 famiglie selezionate nei restanti 23 quartieri ad alta densità di povertà minorile.
Cos'è QuBì?
Con “La ricetta contro la povertà infantile”, programma promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam, realizzato in collaborazione con il Comune di Milano, QuBì ha come obiettivo quello di contrastare la povertà minorile sul piano alimentare, educativo e sociale, interviene in particolare in 25 quartieri cittadini, grazie all’azione di oltre 500 tra organizzazioni e associazioni del terzo settore milanese.
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L'impegno di tanti protagonisti
"L’emergenza Covid-19 ha scatenato ancor più la corsa al digitale e allo stesso tempo ha fatto emergere con più forza i limiti della tecnologia per un uso democratico e consapevole", spiega Marco Noseda, Chief strategy officer di Cariplo Factory. Per intervenire efficacemente sul divario digitale in cui si è ritrovata una quota considerevole dei minori di Milano, QuBì ha messo in campo uno stanziamento straordinario e chiesto la collaborazione di una serie di partner per sperimentare una “filiera” che permetta di recuperare e distribuire pc e tablet nuovi e da ricondizionare, installare adeguati software dotati di parental control e mettere a disposizione delle famiglie un accesso sicuro alla rete internet. Intesa Sanpaolo ha risposto donando oltre 300 computer da ricondizionare, Techsoup ha garantito il ricondizionamento dei device e ha messo a disposizione i software necessari per il loro utilizzo. Asus ha invece donato 110 personal computer nuovi e Fastweb ha donato 500 Sim mobili e 2 mesi di connettività gratuita con 50 Giga di traffico. Anche Danone, TeamSystem e RePower hanno donato pc nuovi e da ricondizionare.