Scuola, Conferenza Regioni: ok a documento su gestione focolai. Ancora dubbi su trasporti

Cronaca
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Nel nuovo confronto sulle linee guida per la ripartenza della scuola, via libera dalle Regioni alla parte sulle indicazioni operative per la gestione di casi e focolai. Restano le preoccupazioni per aule e trasporti. Come annunciato dal commissario Arcuri, in mattinata è cominciata la consegna di gel e mascherine alle scuole. Oggi l'arrivo dei banchi monoposto

La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al documento con le "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia". Restano invece ancora divisioni su trasporti e mascherine. Si va quindi avanti per trovare un accordo sulle linee guida per la ripartenza della scuola (LO SPECIALE) dopo che ieri il vertice tra governo e Regioni ha lasciato sul tavolo i nodi della gestione di eventuali contagi da Covid-19 e dei trasporti scolastici (CORONAVIRUS: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE). In mattinata, invece, come pre-annunciato dal commissario Arcuri è intanto cominciata la consegna di gel e mascherine alle scuole. Venerdì previsto l'arrivo dei primi banchi monoposto. La ministra Azzolina annuncia l'arrivo di 70mila unità di organico tra docenti e personale Ata.

Ok Regioni a documento Iss, solo una modifica

"A parte una modifica per renderlo più coerente con gli altri documenti - ha spiegato la coordinatrice all'Istruzione, Cristina Grieco, assessore in Toscana - il documento è stato condiviso. Domani c'è la conferenza unificata è ci sarà il via libera definitivo. È bene avere tutti una linea di condotta uguale", prosegue l'assessore Grieco. Diversa è invece la situazione che riguarda il trasporto: il tavolo sui trasporti è stato aggiornato a domani. "Vediamo intanto il Cts come si esprime oggi - spiega l'assessore Grieco - la situazione complessa ma sugli organici c'è stata ieri una risposta. Pian piano ci stiamo arrivando a trovare una quadra; il problema rimane quello del trasporto degli studenti".

Da oggi distribuzione mascherine e gel alle scuole

A partire da oggi è iniziata la distruzione di mascherine e gel igienizzante presso le scuole. Le consegne sono effettuate presso la sede principale delle istituzioni scolastiche nelle fasce orarie che vanno dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 18, ha comunicato il capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione ai dirigenti scolastici e agli Uffici scolastici regionali.

riapertura scuola

Presidi preoccupati per mancata intesa su trasporti

Dopo l’impasse creata dal mancato accordo nel vertice di ieri, il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha manifestato le sue preoccupazioni: "È assolutamente necessario fare in modo che i ragazzi possano raggiungere le scuole e possano farlo in sicurezza. Non possiamo rischiare che la ripresa della scuola, dopo tanta fatica e un immenso lavoro dei dirigenti e del personale tutto, si areni ora sul problema trasporti che, lo ricordo, è noto da tempo".

Cosa è successo nel vertice di mercoledì

Mercoledì 26 agosto, Regioni e governo non hanno trovato la quadra su scuolabus e dispositivi di protezione in vista dell'inizio delle lezioni e della ripresa delle attività. Dopo il vertice dei governatori con i ministri Boccia, De Micheli, Speranza e Azzolina, emerge la necessità di un coordinamento permanente, in particolare sul nodo del trasporto pubblico locale su cui pesa il continuo braccio di ferro tra le Regioni, che puntano a 'viaggiare' a pieno carico, e il Comitato Tecnico Scientifico. Dal confronto spicca un deciso "no" alle mascherine in classe” e un avvertimento: "Impossibile ripartire così senza evitare il caos dei trasporti, perché in molti rischiano di non raggiungere istituti o luoghi di lavoro".

La vice preside dell'istituto comprensivo ''Daniele Manin'', Rita Arseni, mostra una possibile sistemazione di alcuni banchi singoli nella sede della scuola media in via dell'Olmata, Roma 6 agosto 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

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Le possibili soluzioni

Tra le idee spunta anche quella di eventuali deroghe al metro di distanza sui bus basate sul "principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe", come ipotizzato dal presidente della Commissione Trasporti, Fulvio Bonavitacola. E dopo una riunione tenutasi qualche ora dopo il vertice, il Cts ha ribadito alcune misure come la necessità dell'ausilio di ulteriori mezzi per aumentare le corse ma anche ridurre le tratte, l'uso dei separatori ‘anti-goccioline', l'adozione di sistemi con filtri innovativi per un maggiore ricambio dell'aria a bordo, l'utilizzo di bus privati, una diversificazione degli orari di apertura delle scuole (con due blocchi orari in particolare per le superiori, nella fascia 7,30-9,30), norme diverse per il trasporto urbano e quello regionale o extraurbano e la moral suasion da parte degli stessi controllori.

Il dibattito sulle mascherine

In vista del 14 settembre resta ancora da superare il dibattito sulle mascherine. Le Regioni annunciano un muro nel caso in cui, con il continuo trend di aumento dei contagi, dovesse passare la linea della mascherina obbligatoria per gli alunni in classe. In tal caso l'unica possibilità a cui aprirebbero i governatori è quella di valutare, laddove non fosse possibile il distanziamento, "l'utilizzo dei dispositivi di protezione in maniera differenziata nei territori con parametri di riferimento variabili a seconda degli indici di contagio e di eventuali focolai". Ma al momento la posizione del Cts resta la stessa: esclusi i bimbi da 0 a 6 anni, la mascherina va indossata laddove non si riesca a rispettare il distanziamento e quando non si è seduti al banco.

SEIFHENNERSDORF, GERMANY - MAY 14:  A music classroom stands empty at the Middle School on May 14, 2014 in Seifhennersdorf, Germany. The state of Saxony officially closed the Seifhennersdorf Middle School in 2012 after only 38 students registered, two short of the 40 the state required to keep the school open. Rather than agree to the school's closing, a group of parents and other volunteers have since assumed the duties of teachers and staff themselves and are trying to get recognition of their "illegal" school through a court case that now lies with Germany's Federal Constitutional Court. Eleven 6th graders attend the school, even though the state does not recognize their enrollment. School closings across Germany have reached epidemic proportions with 6,100 closures between 2003 and 2013, due in large part to Germany's low birth rate, a phenomenon typical across much of Europe. In Saxony the low birth rate has combined with a steady migration of young people to big cities and to western Germany and the number of schoolchildren has fallen by close to 50% and led to the closure of 1,000 out of a total of 2,500 state schools since 1989.  (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

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Dal Miur 3 milioni per kit scolastici

Intanto il ministero dell'Istruzione ha stanziato quasi 3 milioni di euro, da utilizzare per venire incontro alle necessità delle studentesse e degli studenti meno abbienti delle scuole del primo e del secondo ciclo e dei CPIA, i Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti. Con questi contributi le scuole potranno comprare kit e corredi didattici standard e innovativi, strumenti per la didattica digitale integrata, quaderni, astucci, diari.

Milano, Fase 3 - Ultimo giorno di scuola al liceo Classico Giuseppe Parini, Via Goito 4. (Francesco Bozzo/Fotogramma, Milano - 2020-06-08) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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