Coronavirus, focolaio in stabilimento Aia nel Trevigiano: 182 positivi

Cronaca

Contagi riscontrati tra lavoratori e familiari, derivati di rientri dalle ferie. I casi sono tutti asintomatici. Stabilite riduzioni diminuzione dei lavoratori, riduzione della produzione e distanziamento all'interno degli impianti

Sono 182 i casi di positività al coronavirus (LO SPECIALE - IL LIVE), tutti asintomatici e in regime di quarantena, riscontrati all’interno dello stabilimento agroalimentare Aia di Vazzola, in provincia di Treviso, a fronte di 588 tamponi eseguiti. Un vero e proprio focolaio che preoccupa il Veneto e che ha portato a decisioni forti prese il 25 agosto nel corso di un vertice svolto alla prefettura di Treviso. Riduzione della produzione del 50%, distanziamento fra le postazioni operative e diminuzione del  numero di lavoratori per turno, queste le misure prese nella riunione a cui hanno partecipato organizzazioni sindacali, autorità sanitarie e municipali del comune.

Contagi da rientri dalle ferie

“I contagi non arrivano dall’interno dell’azienda ma da persone che sono rientrate a lavoro dopo le ferie – è spiegato sulla pagina Facebook del Comune di Vazzola - da oggi chi entra in azienda deve avere un esito negativo al tampone fatto preventivamente nel comune di residenza e non più all’interno dell’azienda come avveniva nei giorni scorsi”. Tra i contagiati, la maggior parte dei quali residenti in altri comuni, figurano anche 38 familiari dei lavoratori.

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