Terremoto in Slovenia, scossa di magnitudo 4.2 al confine col Friuli-Venezia Giulia

Cronaca

Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 7 km di profondità ed epicentro nella città slovena di Plezzo, a 17 km dai comuni di Taipana e Pulfero (Udine). Scossa avvertita anche in Veneto. Non si segnalano danni a persone o cose

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata alle 4:50 in Slovenia, vicino al confine con il Friuli Venezia Giulia. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 7 km di profondità ed epicentro nella città slovena di Plezzo, a 17 km dai comuni di Taipana e Pulfero (Udine). La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, anche in Veneto. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.

L'intervento della Protezione civile

Una squadra della Protezione civile di Cividale, subito dopo la scossa di terremoto, si è messa all'opera per le verifiche di risentimento sismico nel territorio comunale. Lo informa la stessa Pc cividalese attraverso la propria pagina Facebook. Sono oltre 40 - comunica l'assessore alla Protezione Civile Riccardo Riccardi nel suo sito web - le chiamate al numero d'emergenza della Protezione civile e più di 50 quelle arrivate al Nue 112 di cittadini allarmati. Si tratta della seconda scossa di terremoto in meno di una settimana. L'ultima è stata registrata lo scorso lunedì 13 luglio, di magnitudo 3.7 della scala Richter, con epicentro a Tramonti di Sopra e a una profondità di dieci chilometri.

Ingv: ieri già avvertita scossa di magnitudo 3.5

Sebbene all'esterno dei confini dell'attuale mappa di pericolosità sismica, l'area interessata dalla scossa "si colloca in una zona a pericolosità molto alta, caratterizzata da una sismicità importante con eventi recenti di magnitudo superiore a 5 (12 luglio 2004 magnitudo 5.2 e 12 aprile 1998 magnitudo 5.7) avvenuti a nord est dell'epicentro odierno". Lo sottolinea l'Ingv, ricordando che una scossa di magnitudo 3.5 era stata avvertita già nella tarda serata di ieri, alle 22:02 italiane.

Lo scontro tra placche

La zona interessata dal terremoto - spiega l'Ingv - "rappresenta l'area di scontro tra la Placca adriatica (che a sua volta rappresenta la parte più settentrionale della Placca africana) e la Placca europea. La Placca adriatica da sud spinge contro

la Placca europea. Lo scontro tra le due placche è rilevabile dai dati geodetici forniti dai satelliti (dati Gps), che mostrano i vettori di movimento dei capisaldi posti nelle due placche e misurano un raccorciamento regionale di circa 2 mm/anno. La deformazione prodotta da questo raccorciamento si trasmette alle faglie del Friuli e della Slovenia, inducendole a generare terremoti".

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