Dall'ospedale fanno sapere che il quadro clinico dell'uomo era gravemente compromesso. Disposta la chiusura preventiva di Cinquefrondi, paese nel reggino dove non si sono ancora verificati casi di contagio. Nella Regione i contagi salgono a 201
La Calabria registra la quarta vittima da Coronavirus. Un 80enne, risultato positivo all'infezione, è morto nel reparto di Rianimazione dell'Annunziata di Cosenza. Il bilancio dei contagi nella Regione, secondo il bollettino della protezione civile del 20 marzo, è arrivato a 201 (+37 rispetto al giorno precedente). Intanto a Cinquefrondi, paese di 7mila abitanti in provincia di Reggio Calabria, il sindaco ha disposto la chiusura della cittadina, seppur in assenza di persone malate di Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).
La quarta vittima
L'uomo, morto a Cosenza, era stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive il 12 marzo scorso con un quadro clinico già compromesso che si è aggravato negli ultimi giorni. Per questo era stato richiesto il trasferimento nel reparto di Anestesia e Rianimazione dove il 20 marzo è deceduto. Altre due persone sono morte in Calabria, per l'infezione da Coronavirus, il 19 marzo. Entrambi vivevano nella provincia di Cosenza. Un altro paziente è deceduto invece la scorsa settimana nel reggino.
La chiusura preventiva di Cinquefrondi
A Cinquefrondi non ci sono casi di contagio da Coronavirus, ma il sindaco Michele Conia ha deciso comunque di disporre le stesse limitazioni previste dal decreto del 9 marzo. Nel paese non si può uscire o entrare, se non per motivi di necessità, cioè "comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Sono vietati gli assembramenti con l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone e per situazioni di necessità si intende l'acquisto di beni essenziali come "fare la spesa o recarsi in farmacia", si legge nell'ordinanza. Il sindaco inoltre ha disposto "il divieto di circolazione all'interno del territorio comunale dei veicoli e dei pedoni dalle ore 22:00 alle ore 5:00 se non per comprovati motivi". L'ordinanza impone anche "la chiusura di tutte le attività commerciali nella giornata di domenica ad eccezione delle edicole che possono rimanere aperte fino alle ore 13:00 e le farmacie e le parafarmacie secondo orari e turni prestabiliti" e "il divieto assoluto di sostare sulle panchine di piazze, viali e luoghi pubblici". Mentre gli animali possono essere portati fuori da casa, "ma nelle immediate adiacenze della propria abitazione, e per il tempo strettamente necessario".