La Procura di Arezzo ha esercitato la citazione diretta a giudizio. Il padre dell’ex ministro, che per la prima volta va a processo, e gli altri dirigenti non avrebbero vigilato sulla redazione di alcune superconsulenze
Bancarotta colposa. È per questo reato che la Procura di Arezzo ha esercitato la citazione diretta a giudizio a carico di 14 ex dirigenti e membri dell'ultimo cda di Banca Etruria, tra cui Pier Luigi Boschi - padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi - che per la prima volta nell’intera vicenda finirebbe a processo. L’iniziativa della Procura riguarda l’incarico di consulenze esterne, date per cercare un partner per la banca aretina ma ritenute dai pm inutili e tali da aggravarne il crac. Un filone che è costola autonoma rispetto al maxi-processo per bancarotta, già in corso con altri 25 imputati e che riprenderà il 9 gennaio.
Gli imputati non avrebbero vigilato
Nella citazione diretta, la Procura ipotizza la bancarotta colposa per superconsulenze fra cui 4 milioni di euro pagati per incarichi a grandi società (Mediobanca e Bain) e importanti studi legali (Grande Stevens a Torino e Zoppini a Roma). I 14 imputati non avrebbero vigilato sulla redazione delle consulenze, che gli inquirenti ritengono in gran parte inutili e ripetitive, nonché tali da contribuire all'aggravamento del dissesto.
Nel filone consulenze anche Rosi, Bronchi e Berni
Nel filone sulle consulenze c'erano 17 indagati. Ai 14 per cui la Procura ha esercitato la citazione diretta, si aggiungono l'ex presidente Lorenzo Rosi, l'ex dg Luca Bronchi e l'ex vicepresidente Alfredo Berni: ma questi tre, già coinvolti nel processo per bancarotta fraudolenta tuttora in corso (Rosi è imputato, Bronchi e Berni vi sono stati condannati in rito abbreviato), non sono stati citati essendo già contestati a loro in quel processo gli stessi fatti del filone consulenze.
Le archiviazioni per Pier Luigi Boschi
Per quanto riguarda Pier Luigi Boschi, a ottobre una sua posizione è stata archiviata nel filone relativo alla mancata fusione di Etruria con Popolare Vicenza. Poi, a febbraio 2019, Boschi era stato archiviato, sempre con altri indagati, dal filone di falso in prospetto riguardo a comunicazioni date ai risparmiatori per sottoscrivere alcuni prodotti. Invece, entro i primi di gennaio 2020, è attesa la decisione del gup Piergiorgio Ponticelli sul filone dedicato alla liquidazione da 700.000 euro data all'ex dg Luca Bronchi nel 2014: tra i 12 imputati che attendono c'è anche il padre dell’ex ministro.