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'Ndrangheta, il presidente della Valle d'Aosta Antonio Fosson indagato per voto di scambio

Cronaca

L'inchiesta della Dda di Torino si concentra sul condizionamento delle elezioni regionali 2018 da parte della 'ndrangheta. Oltre a Fosson, sarebbero coinvolti anche alcuni assessori e consiglieri regionali

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GLI AGGIORNAMENTI: LE DIMISSIONI DI FOSSON

Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Antonio Fosson, è indagato per scambio elettorale politico mafioso nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Dda di Torino sul condizionamento delle elezioni regionali 2018 in Valle d'Aosta da parte della 'ndrangheta. Secondo quanto appreso dall’Ansa, oltre a Fosson sono indagati, per lo stesso reato, anche alcuni assessori e consiglieri regionali.

Avvisi di garanzia anche per alcuni assessori regionali

Nelle scorse settimane avrebbero ricevuto un avviso di garanzia anche gli assessori regionali Laurent Viérin (turismo e beni culturali), ex presidente della Regione, e Stefano Borrello (opere pubbliche), e il consigliere regionale Luca Bianchi. Questi ultimi tre sarebbero già stati interrogati dagli inquirenti.

Fosson e il processo sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta

Sulla posizione di Fosson, emerge anche che il presidente sapeva di essere indagato per scambio elettorale politico-mafioso quando, il 6 dicembre scorso, ha approvato - con il resto della Giunta - la richiesta di costituzione di parte civile dell'amministrazione regionale nel processo Geenna (contro la 'ndrangheta in Valle d'Aosta) da cui deriva l'inchiesta ‘Egomnia’ che lo vede coinvolto. Inoltre, il 21 novembre scorso, Fosson aveva fatto sapere, durante il Consiglio regionale, di aver trasmesso "da qualche giorno" al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese le due relazioni sulle verifiche avviate nei comuni di Aosta e Saint-Pierre sull'eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento mafioso. Le verifiche erano scattate dopo l’arresto di tre eletti, nell'ambito dell'operazione Geenna.

Maggioranza pronta ad aprire crisi

Intanto, la maggioranza regionale ha fatto sapere di essere pronta ad aprire la crisi in Valle d'Aosta proprio per il coinvolgimento del presidente Fosson e di alcuni assessori nell'inchiesta. Le forze politiche che sostengono l'esecutivo si sono prese 24 ore di tempo per decidere sulle scelte da adottare, come è emerso al termine di un summit che si è tenuto venerdì, durato oltre un'ora. "A livello giudiziario - spiega Patrizia Morelli (Alliance valdotaine) - non conosciamo le posizioni personali dei coinvolti e ognuno avrà modo di chiarire. A livello politico utilizzeremo la giornata per un confronto con i movimenti. Saranno valutate tutte le ipotesi". Attesa per sabato mattina una decisione.