Un anziano è rimasto fulminato da un corto circuito innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Piazza San Marco è stata sommersa da un metro d'acqua che ha allagato una cripta della Basilica. La marea ha raggiunto un picco di 187 cm, il più alto dal 1966
Danni al cimitero di Faggiano, vicino a Teramo
Forte vento, sospesi collegamenti nel golfo di Napoli
Il forte scirocco che spira in queste ore nel Tirreno Meridionale sta provocando la sospensione di numerose corse di aliscafi e navi per Ischia e Procida, in provincia di Napoli; da metà mattinata infatti i mezzi veloci per le due isole sono rimasti fermi nei porti mentre navigano a singhiozzo le navi. Il vento da sud est, che soffia a quasi 30 nodi di velocità (e che si prevede in aumento per le prossime ore), rende problematici anche i collegamenti marittimi effettuati con navi traghetto; le compagnie di navigazione confermano le corse fino a metà pomeriggio mentre resta in sospeso l'effettuazione delle ultime della serata, per entrambe le isole
Sospeso collegamento mezzi veloci nello stretto Messina
E' stato sospeso il collegamento dei mezzi veloci nello Stretto di Messina. Sempre nel reggino è stata ripristinata stamani la circolazione ferroviaria sulla tratta Monasterace-Roccella, sospesa per la presenza di detriti sui binari. La situazione del maltempo viene monitorata dalla Prefettura di Reggio Calabria. Al termine di una ricognizione degli interventi eseguiti nel corso della notte, è emerso che gli interventi delle forze dell'ordine, di Anas e vigili del fuoco sono stati principalmente legati a caduta di alberi e detriti sulle carreggiate e allagamenti di piani seminterrati di abitazioni. A Stilo, a causa delle forti piogge, è crollato un rudere fatiscente già interessato da precedenti cedimenti, mentre a Riace è stato richiesto l'intervento per un palo pericolante di Telecom
Regione Veneto; prosegue ondata, ancora pioggia
Prosegue l'ondata di piogge e di maltempo che ha colpito il veneto. Oggi e domani sono previste ancora precipitazioni diffuse e frequenti, con quantitativi anche abbondanti; saranno inoltre possibili rovesci, localmente anche temporaleschi specie in pianura. La fase più intensa è prevista tra questa serata e la mattina di mercoledì, mentre mercoledì pomeriggio è possibile un diradamento delle precipitazioni. Il limite della neve è previsto intorno a 1500-1600 metri sulle Dolomiti e a 1700-1800 sulle Prealpi, in abbassamento da questa sera a partire dalle Dolomiti fino a 800/1200. Le previsioni Arpav indicano, inoltre, un rinforzo dei venti dai quadranti orientali nel pomeriggio/sera di oggi: saranno anche forti sui rilievi, in particolare quelli prealpini, tesi e a tratti forti sulla costa e zone.
San Marco allagata, è la sesta volta in 1.200 anni
L'acqua alta che ha allagato piazza San Marco a Venezia ha invaso anche la Basilica: un evento raro, a dispetto invece della frequenza, peraltro in aumento, del fenomeno dell'acqua alta. L'allagamento di oggi della Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo con il doge Giustiniano Partecipazio che la eresse per custodire le spoglie di San Marco evangelista. Il dato allarmante è che di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni, l'ultima il 30 ottobre 2018, quando l'acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento a mosaico marmoreo, di fronte all'altare della Madonna Nicopeia, inondò completamente il Battistero e la Cappella Zen arrivando ben 90 cm sopra il pavimento mosaicato del Nartece e bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. D'altra parte l'acqua alta da decenni è considerata un'emergenza tale da mettere a rischio la sopravvivenza della Serenissima: il fenomeno, in seguito all'effetto di eustatismo e subsidenza (ossia l'innalzamento medio del livello del mare e contemporaneamente il progressivo sprofondamento della città) è diventata un evento quasi quotidiano. Più di 250 volte all'anno l'acqua invade la piazza. Con 90 cm quasi due terzi della sua superficie è allagata, con 100 cm (in media 7 volte all'anno) la piazza e gli spazi circostanti sono quasi completamente sommersi. Fino a invadere l'intera Basilica, come successo, tra i vari episodi, nel '500, a metà dell'800 e nella drammatica alluvione del 1966.
Le immagini del maltempo in Italia
Cnr: a Venezia oltre 125 cm fino a sabato
"Non credo che oggi riusciremo a superare i 145 cm di marea, ma il dato più preoccupante è che avremo comunque un livello di marea altissimo anche nei prossimi giorni e fino al 16 novembre saremo intorno ai 125 cm di altezza", spiega Georg Umgiesser dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar). "Le maree - prosegue - dipendono da una molteplicità di fattori che insieme contribuiscono ad amplificare i fenomeni". In questo caso le correnti di scirocco nell'Adriatico spingono l'acqua verso nord e fanno aumentare il livello di marea atteso. Ma ci sono anche altri fattori: "La luna piena, le sigizie e anche le sesse. Sono tutti elementi che hanno effetti diretti sul livello del mare e che, se agiscono in maniera simultanea amplificano uno gli effetti dell'altro", ha detto Umgiesser. Questo rende anche difficile riuscire in un calcolo preciso. "Il margine di errore può essere anche di decine centimetri. Quello che preoccupa attualmente non è tanto l'altezza della marea, quanto piuttosto la persistenza, anche nei prossimi giorni, del fenomeno dell'acqua alta. Le stime mostrano che almeno fino al prossimo 16 novembre avremo livelli di acqua alta che si attestano intorno ai 125 cm, un livello molto alto rispetto alla media e comunque sufficiente a tenere sott'acqua piazza San Marco e gran parte del centro".
La città dei Sassi invasa da acqua e fango
Venezia, acqua alta
Forte mareggiata a Castromarina: video della Protezione civile
In Salento trombe d'aria e onde alte cinque metri
Piogge, venti di burrasca e onde alte anche cinque metri stanno investendo il Salento dalle prime ore del mattino, causando danni e disagi soprattutto sulla costa jonica, con pali della luce e alberi sradicati ovunque. A Porto Cesareo, questa mattina, si è abbattuta una tromba d'aria e il mare in burrasca ha disancorato alcune barche tra cui due cabinati a vela che sono stati scaraventati sugli scogli. A Torre Lapillo un maneggio è stato distrutto. Interrotta a lungo la circolazione sulla litoranea da Santa Cesarea a Castro. A Spongano la furia del vento e la forza della pioggia hanno distrutto il palazzetto dello sport pronto per essere consegnato nei prossimi giorni. A Taurisano invece un grosso pino è caduto sulla cancellata di recinzione della scuola elementare, abbattendola. In quasi tutta la Provincia le scuole sono chiuse. A Lecce è stato interdetto anche l'accesso ai parchi. In Prefettura a Lecce è in corso una riunione del centro di coordinamento della Protezione civile.
Su Calabria venti sino a 113 hm/h
Hanno raggiunto i 113,76 chilometri/orari i venti che hanno spirato dalla tarda serata di ieri sulla Calabria. Il dato è stato registrato dal Centro multirischi dell'Arpacal alle 23 di ieri a Monasterace, nel reggino. Vento superiore ai 100 km/h è stato registrato anche nel cosentino, a Paola (102,6), e nel catanzarese, a Sellia Superiore (100,8). Un'intensità superiore ai 90 km/h è stata invece registrata da Arpacal Capo Spartivento (96,84), Petilia Policastro (96,12), Crotone (90) e Scilla Monte Scrisi (96,12).
Le previsioni meteo per i prossimi giorni
Scuole chiuse a Nord di Bari
Forti piogge stanno causando disagi nei comuni della fascia costiera a nord di Bari. Già ieri sera i sindaci di Barletta, Trani, Bisceglie e Margherita di Savoia hanno disposto la chiusura delle scuole. Stamani si sono registrati allagamenti e incidenti stradali. A Barletta, sulla strada statale 16 bis nei pressi dello svincolo Patalini, un autoarticolato è finito contro il guardrail: nell'impatto la motrice del mezzo si è staccata. A Molfetta, invece, un'auto si è ribaltata.
VIDEO Maltempo, a Matera rischio idrogeologico
A Botrugno si sconsiglia di uscire di casa: allerta della Protezione civile
Disagi in Salento a causa del maltempo: VIDEO
Nuovo rischio ciclone Medicane
Bisognerà attendere fino al primo pomeriggio per sapere se anche il secondo minimo depressionario presente sul Mediterraneo darà origine a un secondo Medicane, una rara forma di uragano simile a quelle tropicali Tropical Like Cyclone (TLC) come è già avvenuto ieri anche se per poche ore. "In queste ore - ha spiegato all'AGI Claudio Cassardo meteorologo dell'Università di Torino - il ciclone, denominato Detlef dall'università di Berlino, si sta iniziando ad approfondire, e il minimo sta per transitare sulla Sicilia orientale da Sud verso Nord". Successivamente "si posizionerà sul Tirreno nel pomeriggio, tra Sardegna e Campania, ed è quello il momento in cui potrebbe svilupparsi la trasformazione in ciclone similtropicale (TLC)".
I segni del passaggio della tromba d'aria a Policorio: VIDEO
L'abbondante pioggia accompagnata da venti fortissimi con raffiche che stanno superando i 100 km orari sulla fascia jonica lucana, con fenomeni di tornado nei Comuni di Pisticci, Policoro e Scanzano sta generando enormi danni a strutture sia civili che agricole. E' quanto fa sapere Coldiretti Basilicata.