Il mezzo sta spopolando in molte città italiane tra chi sceglie la mobilità sostenibile. In arrivo nuovi bandi per incentivarli, ma attenzione ai regolamenti che ne definiscono l’utilizzo
Il monopattino elettrico è il nuovo simbolo della mobilità sostenibile e sta ormai conquistando diverse città italiane, tra nuove opportunità e necessità di regolamentazioni chiare. A Torino un ragazzo di 25 anni è stato multato per 1.079 euro dopo l’emissione di una circolare che equipara il monopattino a qualsiasi altro ciclomotore. A Verona, invece, è guerra al parcheggio selvaggio, con 36 mezzi rimossi in appena due giorni. Anche a Milano vengono richieste regole stringenti ma compaiono anche bandi per incentivarne la diffusione, che potrà raggiungere un tetto massimo di 2mila micro-veicoli.
La prima multa a Torino
A Torino è arrivata la prima maxi multa a un monopattino: la vittima un giovane torinese, che lunedì mattina è stato fermato dalla polizia municipale in corso Principe Oddone vedendosi contestate diverse irregolarità. Niente targa, niente libretto di circolazione, niente assicurazione. Quindi la sanzione: 1.079 euro di verbale per aver violato gli articoli 97 e 193 del codice della strada. La cifra è pari a quasi il triplo del prezzo di mercato di un normale monopattino. La polizia municipale si è limitata ad applicare una circolare uscita il 21 ottobre su come comportarsi in relazione a questo tipo di mezzi. I monopattini elettrici, superando i 6 chilometri l'ora di velocità, devono essere considerati alla stregua di un qualsiasi ciclomotore. Dunque diventa obbligatorio avere il certificato di circolazione, la targa e l'assicurazione per la responsabilità civile. E rispettivamente, per ogni violazione, le multe sono di 154, 76 e 849 euro.
Parcheggio selvaggio a Verona
Intanto anche a Verona, dove sono sbarcati i veicoli Helbiz, è guerra ai monopattini, soprattutto per quanto riguarda il parcheggio selvaggio. Così la polizia municipale ha finito per sequestrane 36 in appena due giorni, rimuovendoli da marciapiedi, ingressi pedonali e fermate dell’autobus. Di questi 16 erano sparsi in vari punti della città, ma i restanti 20 erano stati tutti parcheggiati in massa davanti alla fermata degli autobus di San Fermo, proprio di fronte alla chiesa. Ad averli posizionati così sarebbe stata la stessa società di noleggio, creando però un impedimento per la salita e la discesa dall’autobus. Per la rimozione di ciascuno dei 36 mezzi è stata emessa una multa di 42 euro per sosta vietata.
Nuovi bandi a Milano
A Milano sono in arrivo nuove flotte di monopattini e segway in sharing. Per l’incentivo dello sviluppo della mobilità elettrica condivisa, anche il comune lombardo ha definito regole chiare per l’utilizzo di questi mezzi, pubblicando tuttavia anche tre bandi che consentiranno ai gestori di veicoli in micromobilità elettrica, scooter e biciclette a flusso libero di attivare il servizio e metterli a disposizione dei cittadini. Proprio da oggi, 29 ottobre, sarà possibile presentare le manifestazioni di interesse. In via sperimentale e con regole stringenti, sarà così lanciato lo sharing di veicoli elettrici innovativi come monopattini, hoverboard, segway, monowheel da parte delle aziende e dei soggetti interessati. All’interno dello stesso progetto, è previsto anche un potenziamento delle flotte di biciclette meccaniche e elettriche a pedalata assistita a flusso libero e gli scooter elettrici.
L'assessore alla Mobilità: "Regole stringenti per il successo della mobilità condivisa"
"La sharing mobility milanese ha dimostrato di essere efficiente - ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici di Milano - e con questi bandi rinnoviamo i servizi esistenti e li rendiamo ancora più sostenibili grazie al potenziamento delle flotte elettriche". Anche Granelli tuttavia ha sottolineato la necessità di regole precise: "L'esperienza fatta fino a oggi ci insegna che le regole stringenti sono una della chiavi del successo della mobilità condivisa - ha aggiunto l’assessore - per questo abbiamo disegnato un quadro di regole che ci consente di avviare e governare la sperimentazione dello sharing anche di veicoli innovativi". Il bando appena pubblicato prevede un numero massimo di 2mila microveicoli elettrici in città e fissa il 26 luglio 2021 come termine per la sperimentazione.