È accaduto martedì scorso in pieno centro, in una traversa di corso Mazzini. Il piccolo era con i fratelli di 8 e 10 anni e stava andando a comprare un gelato. Denunciata anche la moglie per lesioni personali aggravate. La testimone: “Ha fatto un volo di due metri”
È stato individuato e denunciato dalla polizia l'uomo che, martedì scorso a Cosenza, ha colpito con un calcio un bambino di origini nordafricane di tre anni. Insieme al 22enne è stata denunciata anche la moglie di 24 anni, entrambi con l’accusa di lesioni personali aggravate. La coppia, secondo l'accusa, ha aggredito il piccolo che si era avvicinato alla carrozzina della loro figlia neonata. Il bambino, immediatamente portato al pronto soccorso, non ha riportato gravi danni (IL PADRE: "MIO FIGLIO NON HA DORMITO PER DUE GIORNI).
La dinamica
L’episodio è avvenuto verso le 19 in centro, in via Macallè, una traversa di corso Mazzini. Secondo quanto ricostruito, il bambino era con la madre e i fratelli di 8 e 10 anni in uno studio medico. La donna, essendo l’attesa molto lunga, ha mandato i figli a comprare il gelato. Per strada, il bimbo si è avvicinato al passeggino dove si trovava la figlia della coppia. A quel punto la prima a reagire è stata la donna, seguita poi dal marito che, secondo quanto raccontato da una testimone, l’avrebbe colpito con un calcio. Il bambino è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118 e allertato la polizia.
La testimonianza
"Una scena raccapricciante. Ho visto quel bimbo fare un salto di due metri e accasciarsi a terra. Non potevo credere a quello che stava succedendo. Il mio primo pensiero è stato soccorrerlo”, ha raccontato la testimone. "Non posso credere che un uomo - ha poi aggiunto la ragazza - sferri un calcio ad un bimbo di tre anni solo perché di colore diverso dal suo. Siamo arrivati alla follia. Pensavo che la storia ci avesse insegnato qualcosa e invece ho visto con i miei occhi la cattiveria umana e questo mi ha sconvolto. Per questo ho scritto il post su Facebook, invitando quanti erano lì ad andare in Questura e fornire elementi utili per identificare quell'uomo, che è anche padre. E allora mi chiedo che tipo di educazione impartisce al proprio figlio". “Vorrei infine rivolgere un appello alla mamma di quei tre bambini - ha aggiunto la giovane - Vorrei che mi contattassero per sapere come sta il piccolo, poterlo riabbracciare e aiutarli, qualora avessero bisogno, anche durante il processo".
Il sindaco: “Un gesto gravissimo e raccapricciante”
"Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto - ha commentato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto - Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l'odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza”. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità - ha aggiunto il primo cittadino - esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell'Amministrazione comunale".