L'attore, salito nei giorni scorsi sulla nave della ong per portare aiuti e viveri, spegne le polemiche sulla sua presenza a bordo: "Rifugiati e soccorritori sono angeli e io voglio stare dalla parte degli angeli". E aggiunge: "Hanno bisogno del nostro sostegno"
"Queste persone sono angeli. E per quanto mi riguarda io voglio stare dalla parte degli angeli”. Con queste parole l’attore e attivista Richard Gere lancia un video appello, affidato a Sky Tg24, per i migranti a bordo della nave della ong Open Arms, ferma al largo di Lampedusa con 134 persone a bordo dopo aver trascorso 15 giorni in mare. “Sono persone sopravvissute alla Libia, a tragedie e a traumi anche solo per raggiungere le imbarcazioni e mettersi in mare. Sono persone straordinarie, forti, nobili. Mi piacciono molto”, aggiunge Gere nel video. “E poi ci sono anche i volontari che hanno rinunciato alla loro vita per aiutare gli altri. Sono persone straordinarie. Hanno bisogno del nostro sostegno, economico, emotivo e legale. Sono i migliori, persone straordinarie, gli angeli di questa situazione", conclude Richard Gere.
Gere a bordo della Open Arms
L’attore è salito sulla Open Arms lo scorso 9 agosto, per portare viveri e il proprio sostegno ai naufraghi soccorsi dall’imbarcazione. In una successiva conferenza stampa, Gere ha parlato della situazione a bordo: "Si tratta di persone che hanno vissuto storie orribili, hanno sofferto moltissimo, hanno bisogno di aiuto", ha detto. “Il mio unico interesse è aiutare questa gente”, ha poi aggiunto. Ma sulla sua presenza sulla Open Arms non sono mancate le polemiche, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini che lo ha attaccatto: “Porti i migranti a Hollywood".