Secondo il report "Piccoli schiavi invisibili 2019", in tutta Europa aumentano i casi di giovani coinvolti nello sfruttamento sessuale e nel lavoro. Nel nostro Paese sono passati dal 9% al 13% in un anno, la maggior parte vengono da Nigeria, Romania, Bulgaria e Albania
In Italia sono 1660 le vittime accertate della tratta di esseri umani: è la stima dell’ultimo rapporto di Save the Children, che ha contato oltre 20mila casi in tutta Europa. Il numero di minori coinvolti è in forte aumento, in Italia è passato in un anno al 9% al 13% del totale.
Piccoli schiavi invisibili
A pochi giorni dalla giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, Save the Children diffonde il rapporto "Piccoli schiavi invisibili 2019". In tutta Europa un quarto delle vittime sono minorenni, due terzi sono donne o ragazze, e in oltre metà dei casi si parla di "tratta a scopo di sfruttamento sessuale". C’è poi anche lo sfruttamento lavorativo per il 26% dei coinvolti.
Nella maggior parte dei casi è sfruttamento sessuale
L’aumento dei minori coinvolti in Italia è stato confermato anche dal riscontro diretto degli operatori del progetto "Vie d'Uscita", che nel 2018, in sole 5 regioni (Marche, Abruzzo, Veneto, Lazio e Sardegna), hanno intercettato oltre 2mila vittime di tratta minori e neomaggiorenni, un numero cresciuto del 58% rispetto alle 1.396 vittime del 2017. Nel 2018 in Italia si sono registrati 74 nuovi casi di minori che sono riusciti a uscire dal sistema di sfruttamento. Sono stati presi in carico dai programmi di protezione istituzionale, soprattutto in Piemonte e Sicilia. Uno su cinque ha meno di 15 anni e nel 90% dei casi si tratta di sfruttamento sessuale. La maggior parte delle vittime in Italia sono reclutate in Nigeria, Romania, Bulgaria e Albania.
Lo sfruttamento lavorativo
Anche lo sfruttamento lavorativo in Italia è in crescita e nel 2018 i casi di minori, tra italiani e stranieri, sono stati 263, per il 76% nel settore terziario. I principali lavori coinvolti riguardano i servizi di alloggio e ristorazione, il commercio, il settore manifatturiero, l'agricoltura e l'edilizia.