Apricena, presunte irregolarità in gare pubbliche: arrestato sindaco Lega nel Foggiano

Cronaca

Antonio Potenza e altre 2 persone ai domiciliari. Interdizione per altri 12. In tutto 25 coinvolti nell’inchiesta, accusati di reati contro la P.A. Il primo cittadino era passato al Carroccio da un anno: a maggio ha ottenuto il secondo mandato

Antonio Potenza, il sindaco di Apricena (Foggia), esponente della Lega, è stato arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito di un’indagine della procura di Foggia su presunte irregolarità nelle gare per l'aggiudicazione di commesse pubbliche. Altre due persone sono state arrestate: si tratta di un altro amministratore pubblico e un imprenditore. L'ordinanza cautelare riguarda in tutto 15 persone: gli altri 12, tra pubblici ufficiali e professionisti, sono stati sottoposti a misure di natura interdittiva. Complessivamente sono 25 le persone coinvolte nell'inchiesta della Procura di Foggia. Tutte sono ritenute responsabili, a vario titolo, di reati contro la Pubblica Amministrazione e il Patrimonio.

Presunte irregolarità in gare d’appalto

Le indagini, condotte dalla GdF, sarebbero partite dopo una denuncia su irregolarità nelle gare d'appalto nelle quali, secondo l'accusa, sarebbe stato favorito un imprenditore molto vicino al sindaco Potenza. Nel corso delle indagini sono stati accertati reati di natura fiscale, fatturazione per operazioni inesistenti, false dichiarazioni di redditi. I militari avrebbero anche accertato un episodio di concussione.

Chi è il sindaco arrestato

Il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, è al suo secondo mandato e, dopo undici anni di militanza in Forza Italia, ha aderito alla Lega di Matteo Salvini nel maggio 2018. Alle ultime amministrative del 26 maggio 2019 si è presentato con la lista “Uniti per Cambiare”, una civica da lui promossa nel 2012, battendo con una percentuale del 71% dei consensi l'avversario Michele Lacci del Pd.

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