Mucca pazza, caso sospetto a Ravenna: autopsia su una donna morta a inizio maggio

Cronaca

Una 59enne potrebbe aver contratto il morbo, che però non le è stato subito diagnosticato in ospedale. 40 persone, tra medici e infermieri, sono indagati per omicidio colposo. Gli anatomopatologi incaricati dalla procura dovranno stabilire le cause della morte

In Emilia Romagna si indaga per un caso sospetto di “Creutzfeldt-Jakob", una cui variante è nota come “morbo della mucca pazza”. Una 59enne morta il 5 maggio scorso all'ospedale di Ravenna potrebbe averlo contratto e per questo è stata eseguita l'autopsia sul suo corpo, eseguita all'obitorio dell'ospedale “Bellaria” di Bologna. Si tratta di una precauzione chiesta dal pm Monica Gargiulo nell'ambito di un'indagine che vede 40 persone tra medici e paramedici indagati per omicidio colposo, distribuiti tra i reparti di Malattie Infettive e Neurologia dell'ospedale di Ravenna (tutti quelli venuti a contatto con la paziente).

Cosa è la patologia

La patologia, una malattia neurodegenerativa rara, colpisce in forma sporadica. L’epidemia da “mucca pazza” aveva allarmato molti Paesi europei tra il 2001 e il 2002, con focolai molto gravi in Gran Bretagna dove si erano registrate decine di decessi. In seguito erano state introdotte pesanti restrizioni nell’Ue per il consumo di carne bovina. Negli ultimi anni i casi sono stati pochissimi: solo due in Italia dal 2017 ad oggi. Il contagio può avvenire anche per ingestione di materiale infetto: da qui le precauzioni speciali a cui sono stati chiamati i due anatomo-patologi esperti nella diagnosi del morbo, incaricati dalla Procura ravennate.

Si attendono i risultati dell’autopsia

I due specialisti, assieme ad un neuropatologo, dovranno chiarire se la diagnosi di decesso fatta dall'ospedale di Ravenna sia stata corretta. E, sulla base delle condizioni della paziente, dovranno dire se altre terapie ne avrebbero evitato la morte. A rivolgersi alla magistratura, era stata la figlia della donna. In passato la 59enne era stata curata da un linfoma all'Irst di Meldola (Forlì-Cesena). Era poi stata ricoverata il 7 aprile a Ravenna per via di un nuovo malessere. Quindi al reparto delle Malattie Infettive, le era stata diagnosticata una sospetta polmonite; poi in Neurologia, una encefalite auto-immune, infine il sospetto del morbo Creutzfeldt-Jakob con conseguente diagnosi di decesso. Una tac avrebbe invece escluso una recidiva del tumore. Serviranno sessanta giorni per conoscere l'esito dell’autopsia.

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