Dopo i casi di Salerno e Brembate, un altro lenzuolo con scritte polemiche nei confronti del ministro. Lo striscione, accompagnato da una scritta "No Tav", è stato filmato dalla Digos
"Prima gli esseri umani e poi... i 49 milioni". È la scritta riportata su uno striscione esposto questa mattina alla finestra di un palazzo a Verona, a pochi metri dal Giardino Giusti, dove oggi il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, inaugura la sede della Cassa Depositi e Prestiti. Lo striscione, accompagnato da una scritta "No Tav", è stato filmato dalla Digos.
Contestato da alcuni manifestanti
All'arrivo del vicepremier Salvini, un piccolo gruppo di militanti dei centri sociali e della sinistra radicale di Verona si è riunito per contestarlo. La manifestazione è stata seguita da uno schieramento di agenti di Polizia, che ha bloccato l'accesso ai dimostranti a Palazzo Giusti, dov'era in corso la cerimonia. "Vai a lavorare! Hai 49 milioni da pagare", hanno gridato i contestatori.
Gli altri casi
Non si tratta del primo striscione polemico esposto nelle città dove il leader della Lega si reca per inaugurazioni o comizi. Ieri a Brembate, nel Bergamasco, un lenzuolo con la scritta “Non sei il benvenuto” è stato appeso all’esterno di una palazzina. I vigili del fuoco, interpellati a quanto risulta dalla Questura, sono intervenuti per rimuovere il manifesto. Pochi giorni fa, a Salerno, si è verificata una scena simile: uno striscione con la scritta “Questa Lega è una vergogna” era stato rimosso dalla polizia. Scritte contro Salvini anche a Catanzaro. Sugli episodi si è scatenata la polemica, a partire da chi accusa la polizia di eseguire gli ordini del ministro dell’Interno per proteggerlo da contestazioni legittime. Ai casi degli striscioni si unisce poi quello del telefonino sequestrato da alcuni agenti a una ragazza che, con la scusa di farsi un selfie, aveva criticato Salvini durante un suo comizio a Salerno.