Patto per la scienza, Roberto Burioni a Sky Tg24: "Mi piacerebbe incontrare Beppe Grillo"

Cronaca

Il virologo commenta la presa di posizione del fondatore del M5s, che ha firmato il suo documento per contrastare la pseudoscienza: "Le sue sono parole bellissime. Mi piacerebbe conoscerlo, come comico mi è sempre piaciuto"

La firma del Patto per la scienza da parte di Matteo Renzi e Beppe Grillo “è una buona notizia” e “speriamo sia un punto di partenza per non dare più spazio alla pseudoscienza, ai ‘vaccini che causano l’autismo’, all’’Aids che non esiste’ e ad altre cose come queste che costituiscono un pericolo per la nostra società”. Così il medico Roberto Burioni, ospite di Sky tg24, ha commentato l’adesione al documento “pro scienza” del fondatore del M5s e dell’ex premier. Burioni commenta poi il post con cui Beppe Grillo ha annunciato di aver firmato il patto: “Le sue parole” sulla scienza “sono bellissime”. E si dice favorevole a un incontro con il fondatore del M5s.

“Parole di Grillo sulla scienza bellissime”

“Sono sempre stato disposto a incontrare Grillo e a confrontarmi con lui. Non l’ho mai conosciuto perché non mi è mai capitato”, spiega il virologo.” Come comico mi è sempre piaciuto tantissimo, poi non l’ho seguito nelle altre cose, però mi farebbe molto piacere”. E sul post del fondatore del M5s sul proprio blog, con cui ha annunciato l’adesione al patto: “Condivido al 100% le parole di Grillo – ha spiegato Burioni – sono parole bellissime, che esprimono un concetto molto importante: la scienza è fatta di dubbio e non ha dogmi. Ma la scienza non viene corretta da quelli che su Twitter scrivono che la Terra è piatta, la scienza viene corretta dagli scienziati”.

Come nasce il patto

Il documento pubblicato da Burioni è opera, oltre che dello stesso virologo, anche del ricercatore italiano Guido Silvestri, che lavora alla Emory University di Atlanta e che ha spesso collaborato con il M5S su temi scientifici. "L'idea non è solo mia, nasce da me e da Guido Silvestri", ha spiegato Burioni. "Abbiamo pensato che fosse necessario elaborare una base comune, un punto di partenza valido per tutti sul terreno della scienza da cui partire. Abbiamo pensato di presentarli io a Renzi, con cui ho un rapporto di stima reciproca, e lui a Grillo”.

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