Pompei, dall’affresco erotico di Leda al cavallo del generale: le scoperte del 2018

Cronaca
L'ultimo ritrovamento degli scavi di Pompei è lo scheletro di un cavallo appartenuto a un generale

Lo scheletro del cavallo di un generale è solo l’ultimo di una serie di ritrovamenti avvenuti quest'anno nell’antica città campana

Il più recente ritrovamento negli scavi di Pompei è lo scheletro di un cavallo appartenuto, secondo gli archeologi, ad un comandante militare. Ma si tratta solo dell'ultima di una serie di scoperte avvenute quest'anno nell’antica città campana all'ombra del Vesuvio. Ecco allora gli altri principali ritrovamenti del 2018.

Lo scheletro di un bambino

Uno dei primi ritrovamenti del 2018 sono state le ossa di un bambino di 7-8 anni, individuate ad aprile nel grande complesso delle Terme Centrali. Gli esperti avevano giudicato quella scoperta straordinaria per due ragioni: era stata fatta nel corso di un intervento di consolidamento e restauro e la collocazione del corpo era inusuale rispetto alla stratigrafia vulcanica del 79 dopo Cristo.

Il vicolo dei balconi

A metà maggio, invece, è tornato alla luce il vicolo dei balconi. Il ritrovamento ha permesso di scoprire le intensità naturali delle pitture presenti sulle pareti seppelliti dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. I balconi del vicolo hanno resistito alla furia dell'eruzione lasciando così la traccia dei parapetti e delle coperture in tegole.

L'ultimo fuggiasco

Risale poi a fine maggio il ritrovamento dei resti dell'ultimo fuggiasco: un uomo di 35 anni che aveva provato a sfuggire all'eruzione ma, forse a causa di una gamba malata, non era riuscito a mettersi in salvo finendo ucciso da un masso di circa 300 chili. Dell'ultima vittima dell'eruzione è stato ritrovato inoltre un sacco di cuoio con 20 denari d'argento e una chiave in ferro, probabilmente quella di casa.

L'iscrizione che ha cambiato la data dell'eruzione

Lo scorso ottobre è stata scoperta un'iscrizione a carboncino nel Parco archeologico di Pompei che supporta la teoria secondo la quale la data dell'eruzione del Vesuvio sarebbe stata in ottobre e non ad agosto. Nella casa in cui è stata individuata l'iscrizione, inoltre, sono stati scoperti, pochi giorni dopo, i resti di cinque persone, con tutta probabilità due donne e tre bambini, che si erano rifugiati in una stanza da letto nel disperato tentativo di salvarsi dalla pioggia di lapilli che aveva invaso l'abitazione.

L'affresco erotico di Leda

A novembre, poi, è stato ritrovato nella camera da letto di una casa in via del Vesuvio, il ritratto di Leda, bellissima regina di Sparta, mentre veniva ingravidata da Giove che, pur di averla, aveva assunto le sembianze di un cigno.

Il cavallo del generale

L'ultima scoperta tra gli scavi in Campania è quella di un cavallo trovato ancora legato nella stalla con altri esemplari. Sarebbe appartenuto ad un comandante militare e indossava fininenti pregiati. Non si tratta dei primi resti di un equino ritrovati a Pompei. Già a maggio del 2018 era emersa dagli scavi la figura intera di un cavallo sepolto dall'eruzione.

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