Il 24enne avrebbe ceduto la dose letale alla 16enne, il 3 ottobre scorso. Il giovane è indagato per spaccio e morte come conseguenza, non voluta, di altro reato
Un ragazzo di 24 anni è stato arrestato dalla polizia ieri, giovedì 20 dicembre, con l'accusa di aver ceduto la dose letale di "eroina gialla" che fu assunta da una sedicenne friulana, morta per overdose nei bagni della stazione di Udine il 3 ottobre. Il giovane, J.S., un cittadino afgano, è indagato per spaccio e morte come conseguenza, non voluta, di altro reato ed è stato identificato dagli investigatori dopo aver visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza cittadine, e analizzato i tabulati e i telefoni cellulari dei ragazzi coinvolti nella vicenda. La ragazza, la notte del decesso, era in compagnia del fidanzato.
Spacciatore avrebbe ceduto la sostanza il giorno stesso della morte
Il 24enne avrebbe fornito la sostanza letale alla coppia di adolescenti lo stesso giorno della morte della giovane, ed è stato rintracciato ieri pomeriggio nella zona di borgo stazione. Lo spacciatore si trovava a Udine violando, tra l'altro, un precedente divieto di dimora nella città e una misura di prevenzione del foglio di via con divieto di ritorno. L'arresto è stato eseguito in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Udine su richiesta della procura.
Cosa è successo il 3 ottobre
Dal racconto fatto dal fidanzato della 16enne alla polizia, la notte del 3 ottobre i due hanno assunto la dose dopo essersi chiusi nel bagno della stazione di Udine. L’adolescente si è assopito e quando si è svegliato, in un primo momento, ha creduto che anche la ragazza si fosse addormentata e ha provato a svegliarla senza riuscirci.