La procura e l’Atac indagano sulle cause dell’incidente. Si procede per lesioni colpose e disastro colposo. Tre le ipotesi: cedimento, un guasto o un fattore esterno. Le testimonianze sembrano discordi, gli inquirenti aspettano le immagini delle telecamere di sicurezza
Sono due le inchieste aperte sul crollo della scala mobile nella metropolitana A di Roma, stazione Repubblica, che ha causato il ferimento di 24 persone (LE FOTO - IL VIDEO): una della procura e una dell’Atac, l’azienda dei trasporti della capitale. Tre le ipotesi: un cedimento strutturale, un guasto meccanico o un elemento esterno che ha fatto inceppare il rullo. Ma per capire la dinamica dell’incidente, gli inquirenti aspettano di vedere le immagini delle telecamere del circuito interno. Il procuratore Giuseppe Pignatone al momento procede per lesioni colpose e disastro colposo. Non si esclude che a breve gli inquirenti, che hanno ricevuto le prime informative dalle forze dell'ordine, possano disporre una consulenza tecnica al fine di ricostruire la dinamica dei fatti.
Controlli nelle principali stazioni
Come riporta il quotidiano Il Messaggero, l’Atac ha nel frattempo avviato controlli a tappeto nelle principali stazioni delle linee A e B della metro, per evitare il ripetersi di quanto accaduto ieri. “Ispezioni straordinarie rispetto a quelle che vengono effettuate di routine ogni tre mesi” e alle “revisioni e manutenzioni mensili”, si legge sul quotidiano. In particolare, la scala mobile che ha ceduto nella centralissima stazione Repubblica era abbastanza “giovane”: solo 10 anni di servizio, molti meno dei 30 che vengono considerati la vita media di questo tipo di impianto.
La questione dei fondi per la manutenzione
In un altro articolo, il quotidiano fa sapere che nel 2015 l'Atac scrisse al Campidoglio chiedendo per la prima volta di avviare la manutenzione straordinaria degli impianti e delle scale mobili della metropolitana della Capitale. Richiesta rinnovata nel 2016. Un fatto a cui l'assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo ha risposto dicendo che “l'amministrazione ha messo a Bilancio 2018-2020 circa 11 milioni di euro per manutenzione e sostituzione di scale mobili e ascensori. Interventi per cui Atac sta predisponendo gli atti di gara. Lavori che saranno effettuati nel 2019”. Inoltre, ha aggiunto Meleo, nel 2016 il Campidoglio ha stanziato 18 milioni per interventi indicati come di urgenza primaria dall’azienda ma che non comprendevano le scale mobili. Stando al Pd capitolino, tra l’altro, a fine 2017 l’ex ministro Graziano Delrio avrebbe stanziato 425 milioni per il miglioramento delle linee romane, fondi però bloccati perché mancherebbe la convenzione con il ministero dei Trasporti.
Atac: “Sulla scala mobile interventi regolari”
“Atac sta svolgendo sin dalla serata di ieri tutti gli accertamenti necessari ad individuare le cause del grave incidente. Sulla scala mobile in questione sono stati effettuati regolarmente gli interventi di manutenzione e le verifiche e prove dei dispositivi di sicurezza secondo quanto previsto dal piano di manutenzione e dalla normativa". È quanto ha fatto sapere Atac in una nota, mentre il presidente, Paolo Simioni, ha parlato di un “fatto inaccettabile”, dicendosi si è detto “profondamento dispiaciuto” e ai feriti ha fatto sapere che “siamo a disposizione, per quanto è nelle nostre possibilità, per alleviare i loro disagi”.
Le versioni dei testimoni
La Procura vaglierà ora, oltre ai filmati delle telecamere di sicurezza, anche le informative della polizia con le testimonianze di chi si trovava nella fermata, sotto sequestro da ieri notte. Tra i presenti e i 24 feriti, moltissimi i tifosi russi in città per la partita di Champions League tra Roma e Cska Mosca. Una delle versioni raccolte dopo l’incidente riferisce che i tifosi si sono messi a saltare sulla scala mobile poco prima del cedimento. Altre testimonianze smentiscono però questa ipotesi, ribadita invece dal ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rtl: “L'incidente di ieri è da attribuire a decine di ubriachi pseudotifosi che saltavano".