Processo Ruby ter, in corso trattative per risarcire parti civili

Cronaca
L'esterno del tribunale di Milano, foto d'archivio Ansa
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I legali della senatrice di Fi Mariarosaria Rossi e quelli delle tre giovani parti civili lavorano per arrivare a delle "transazioni" di risarcimento fuori dal procedimento. Anche per questo motivo, l'udienza di oggi è stata aggiornata al 14 novembre

Sono in corso "trattative" tra i legali della senatrice di Fi, e stretta collaboratrice di Silvio Berlusconi, Mariarosaria Rossi, e quelli delle tre giovani parti civili nel processo milanese Ruby ter. Si lavora per arrivare a delle "transazioni" di risarcimento fuori dal procedimento. È quanto è emerso nell'udienza del 24 settembre che è stata aggiornata, anche per questo motivo, al prossimo 14 novembre. Se le parti civili venissero risarcite potrebbero uscire dal processo.

Le trattative per il risarcimento a tre ragazze    

È stato lo stesso legale di Mariarosaria Rossi a chiarire ai giudici della settima sezione penale, davanti al quale sono imputati l'ex premier, la stessa Rossi e altri 26 imputati (tra cui anche Karima El Marhoug), che "stiamo provando a trattare per il risarcimento" alle parti civili, ossia Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil. In prima battuta il difensore di Berlusconi aveva già fatto presente ai giudici la necessità di un rinvio del processo "con la sospensione dei termini di prescrizione". Lo scopo: attendere che al dibattimento principale - con al centro versamenti per milioni di euro alle 'olgettine' in cambio, secondo l'accusa, del silenzio o della reticenza sulle serate ad Arcore - venga riunito il filone ad agosto trasmesso da Torino a Milano e che vede imputati Berlusconi, sempre per corruzione in atti giudiziari, e Roberta Bonasia. Tranche per la quale i pm milanesi hanno già chiesto il rinvio a giudizio.

I filoni e i rinvii del processo Ruby ter 

Il pm Luca Gaglio ha spiegato che la difesa di Berlusconi si è anche impegnata a rinunciare all'udienza preliminare per riunire i due filoni in breve tempo. I giudici, dunque, hanno disposto un altro rinvio, l'ennesimo degli ultimi mesi, per esigenze di "economia processuale" per riunire i due tronconi. Un rinvio, hanno precisato, anche "utile per le transazioni in corso, come annunciate, per il risarcimento delle parti civili", cioè le testimoni chiave dell'accusa. Fuori dall'aula, Imane Fadil ha spiegato: "Io mi aspetto giustizia, non voglio che lui vada in prigione, è anziano, e non mi auguro il carcere per nessuno". E ha affermato che "qua sulle aule scrivono che la legge è uguale per tutti, ma non è così, perché sono otto anni che siamo qui”, riferendosi proprio alle lungaggini del processo Ruby ter.

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