Fiumicino-Ostia, chiuso il ponte della Scafa: i pendolari protestano

Cronaca
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La chiusura temporanea decisa senza preavviso per effettuare accertamenti strutturali per “criticità diffuse”. Il ponte è un collegamento importante per cittadini e pendolari diretti verso il litorale romano e l’interruzione sta causando diversi disagi al traffico

Il litorale romano è spaccato in due. La chiusura temporanea decisa ieri sera, 20 agosto, del ponte della Scafa che collega Ostia e Fiumicino sta causando non pochi disagi a pendolari e cittadini. "Io devo andare al lavoro in aeroporto, dove passo?", "Ma è chiuso solo oggi?". "Ma perché non hanno avvisato prima?": i vigili che presidiano il ponte da ieri sono bersagliati dalle domande di lavoratori e residenti, sorpresi dalla chiusura improvvisa decisa dall'Astral.  Il motivo: accertamenti strutturali per “criticità diffuse”.

Percorso allungato di 30 chilometri

Una doppia linea di transenne preclude il passaggio delle auto, a parte qualche pedone che riesce ad attraversare il ponte. I vigili dirottano le vetture verso la Roma-Fiumicino, il Raccordo e la via del Mare, allungando il percorso di oltre trenta chilometri a tratta. Una situazione che, se il provvedimento proseguirà a lungo, andrà ad impattare con il rientro di tanti residenti e pendolari dalle ferie e con la riapertura delle scuole.

Snodo nevralgico per il traffico

L'infrastruttura che attraversa il Tevere, alla foce maggiore di Fiumara Grande, è infatti uno snodo nevralgico di tutto il quadrante a sud di Roma ed ogni giorno è attraversato da migliaia di veicoli di lavoratori diretti all'aeroporto o verso la Capitale, previa l'Autostrada Roma-Fiumicino. Una struttura che da tempo si è rivelata insufficiente per i crescenti livelli di traffico, a seguito dell'incremento demografico dell'area, tanto che, quasi quotidianamente, si registrano lunghe file di veicoli sulla Strada Regionale 296 della Scafa, a cui il ponte è collegato.

Il progetto di un nuovo ponte

Da anni, il viadotto - a sole due corsie -  dovrebbe essere sostituito da un nuovo ponte. Si tratta di un progetto approvato nel 2009 per 39 milioni di euro, su cui nell'ultimo anno l'amministrazione capitolina, a quanto risulta, aveva accelerato i tempi sui passaggi necessari ad avviare la realizzazione di quest'opera strategica per il territorio. Al momento però, a causa di rinvii, lungaggini burocratiche e sondaggi archeologici, i lavori non sono iniziati. Previsto per oggi, presso la sede dell'Astral un vertice delle Istituzioni per fare il punto sulla situazione e le criticità.

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