Per cause che i carabinieri stanno cercando di accertare i due sommozzatori hanno avuto delle difficoltà durante un'immersione: sono riusciti a risalire ma hanno perso conoscenza
È finita in tragedia l'immersione di due amici subacquei comaschi nelle acque del lago di Como. Un sommozzatore di 47 anni di Veleso (Como) è morto, e l'amico, coetaneo, residente in Brianza, è stato trasportato in codice rosso in camera iperbarica all'ospedale Niguarda di Milano. Non è in pericolo di vita.
Imprevisto durante un'immersione
I due sub avevano scelto di immergersi nelle acque di Nesso, sulla sponda orientale del ramo di Como, si sarebbero immersi per una sessantina di metri, in una zona in cui il lago supera i 300 metri di profondità. Che cosa sia successo con precisione sarà l'inchiesta disposta dalla magistratura a stabilirlo. I primi accertamenti non escludono che la vittima possa avere accusato un improvviso malore e che il compagno di immersione sia salito con lui velocemente nel tentativo di soccorrerlo, senza rispettare alla lettera i tempi di decompressione.
Secondo sub fuori pericolo
I due sono riaffiorati a poche decine di metri da riva e sono stati soccorsi per primi da un gommone di passaggio, i cui occupanti hanno chiamato il 118. Per il 47 enne di Veleso non c'era purtroppo nulla da fare, mentre il compagno è stato trasportato in ospedale in elicottero. All'inizio le sue condizioni sembravano disperate, poi con il passare delle ore pare che il quadro sia migliorato, per cui non è ritenuto in pericolo di vita.