Le vittime sono 4 in meno rispetto al primo semestre del 2017. Una morte su due ha coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Tornano ad aumentare le denunce di malattia professionale, registrando 789 casi in più sullo stesso periodo dello scorso anno
Tra gennaio e giugno 2018 sono state denunciate all'Inail 469 morti sul lavoro, quattro in meno rispetto ai primi sei mesi del 2017 (-0,8%). È quanto emerge dai nuovi open data Inail, pubblicati sul sito dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. La diminuzione è legata ai casi avvenuti durante lo svolgimento di una attività lavorativa, passati da 337 a 331. Quelli occorsi in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, sono invece aumentati di due unità, da 136 a 138. In generale, una morte su due ha coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni.
Aumentano le denunce di malattia professionale
Dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nel primo semestre del 2018 sono invece tornate a crescere le denunce di malattia professionale, registrando un +2,5%, pari a 789 casi in più sullo stesso periodo dello scorso anno (da 31.432 a 32.221). La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae mentre svolge l'attività lavorativa, a causa della presenza di fattori nell'ambiente nel quale presta servizio. L’aumento ha interessato tutti i settori e tutte le aree geografiche, con un incremento maggiore al Sud.