Il corpo della 52enne è stato ritrovato dal figlio. L'aggressore è un cittadino marocchino che è stato sentito dagli investigatori negando di essere coinvolto. Domenica mattina la confessione
E' un cittadino di origine marocchina l'assassino della 52enne uccisa con una coltellata alla gola, nella sua casa in via Pantano a Pesaro. L'uomo, uno della decina di persone su cui si erano focalizzate le indagini nelle ultime ore, è stato sentito contemporaneamente agli altri e ha negato ogni responsabilità. Solo nella mattinata di domenica ha confessato davanti al pm Silvia Cecchi e agli investigatori della Squadra Mobile pesarese.
L'omicidio
L'assassino ha picchiato la donna, lasciandola con il volto tumefatto, e l'ha colpita al collo con un coltello: lei è morta dissanguata, mentre il colpevole è fuggito con la sua auto. A scoprire cosa era successo il figlio maggiore, 24 anni, che sabato, intorno a mezzogiorno, è andato a trovare la madre e ha così scoperto il corpo. L'auto della donna, usata dall'assassino per la fuga, è stata ritrovata nella serata di sabato in un altro quartiere di Pesaro, a circa due chilometri da via Pantano.
Incastrato dalle telefonate
Gli investigatori sono risaliti all'uomo tramite i contatti telefonici del cellulare della vittima, selezionando quelli più frequenti negli ultimi dieci giorni, a parte i familiari e gli amici più stretti. Il marocchino era già noto alle forze di polizia, in particolare all'antidroga della Questura di Pesaro Urbino, ma non ha condanne a suo carico. Secondo le prime informazioni avrebbe frequentato spesso la casa di Sabrina Malipiero, la donna gli aveva aperto la porta di casa senza problemi. Poi, una volta dentro, un brutale pestaggio e una o due coltellate alla gola, una delle quali ha raggiunto la 52enne, commessa in un supermercato e madre di due figli grandi, da tempo separata dal marito, alla giugulare, provocandone la morte per dissanguamento. Un omicidio per futili motivi, secondo gli inquirenti.
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