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Migranti, Lifeline a Salvini: "Vieni qui, ci sono esseri umani"

Cronaca

Dall'imbarcazione il messaggio su Twitter al ministro: "È il benvenuto. Non abbiamo carne a bordo". Il vicepremier aveva garantito: "Certe navi si devono scordare l'Italia". La Ong ora pensa di chiedere accoglienza alla Francia

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"Caro Matteo Salvini, non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono persone che abbiamo salvato dall’annegamento. Vieni qui, sei il benvenuto". È questa la risposta della nave Lifeline al vicepremier italiano, via Twitter. L’invito arriva dopo che Salvini, ieri, aveva avvertito: "Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina!". Intanto la Lifeline - nave dell'omonima Ong tedesca, che batte bandiera olandese -, continua a vagare con 239 migranti a bordo in acque di ricerca e soccorso maltesi. Malta però non la vuole e, se dovesse dirigersi verso l'Italia, rischia di essere sequestrata (LO SPECIALE MIGRANTI). Proprio da La Valletta, sulla questione, attaccano: "Da Italia vera disumanità". Replica il ministro dei Trasporti, Toninelli: "L'Italia non coordinava l'operazione #Lifeline". Le polemiche arrivano nel giorno del vertice informale di 16 leader Ue sulla questione migranti. Alla vigilia ha tenuto banco lo scontro tra Italia e Francia. Mentre dalla Spagna il premier Sanchez definisce "egoista" il nostro governo.

Il caso Lifeline

La situazione della nave Lifeline è di stallo: è in acqua da giorni con a bordo 239 persone, tra cui 14 donne e quattro bambini. Non sa dove approdare. Per Salvini la nave "è fuorilegge" e, d'accordo con Toninelli, da cui dipende la Guardia costiera, ha avvertito che in Italia verrebbe sequestrata. A farsi carico della questione, secondo l'Italia, dovrebbe essere Malta, ma da La Valletta il ministro dell'Interno maltese Michael Farrugia attacca e parla di "disumanità" del nostro governo. Chiama in causa direttamente il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che respinge al mittente le accuse. La nave ora pensa di chiedere accoglienza alla Francia: "Siamo stati rifiutati da Germania, Olanda, Italia... oggi chiederemo alla Francia di accoglierci", ha detto Axel Steier, rappresentante dell'Ong Lifeline, alla radio francese RTL. "Se non abbiamo risposta - ha detto Steier - lasceremo Malta per andare verso il nord...Spagna o Francia".

Cargo davanti al porto di Pozzallo

È sempre ancorata a tre miglia dal porto di Pozzallo la nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, con più di 100 migranti a bordo, in attesa di essere autorizzata ad attraccare. In Prefettura e Capitaneria di porto di Pozzallo sono in attesa di un via libera dal ministero dell'Interno e dal ministero delle Infrastrutture che finora non è arrivato. Nel frattempo vi è stata un'evacuazione medica per due migranti: una donna incinta all'ottavo mese di gravidanza e una bambina di 8 anni disidratata e con gastroenterite. Insieme a loro due sono stati portati a terra la figlia minorenne della donna e la madre e il fratello della bambina. Per il medico marittimo Vincenzo Morello che ha proceduto all'evacuazione e che ha avuto modo di controllare lo stato medico di altri migranti a bordo "la situazione è sotto controllo e non ci sono particolari casi d'allarme".

Sos per mille migranti

Le emergenze non sono finite. Ieri è scattato l'Sos per quasi mille migranti alla deriva su sette barconi: la Guardia costiera italiana ha raccolto l'sos, ha allertato le navi in transito e, contemporaneamente, le autorità libiche, competenti a intervenire in quanto i gommoni si trovavano nella loro area di Ricerca e soccorso. La Guardia costiera di Tripoli ha assunto il coordinamento delle operazioni di salvataggio e quella italiana si è smarcata: la vicenda si è conclus con il salvataggio e il ritorno in Libia degli 820 migranti, ma che ha suscitato le ire delle Ong, le preoccupazioni di tanti riguardo al trattamento che subiranno i migranti 'respinti'. Barcellona aveva offerto un porto sicuro mentre Malta aveva accusato l'Italia di essere "disumana".