Tiziano Ferro risponde sulle famiglie gay al ministro Fontana

Cronaca
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“Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile”, scrive il cantante su Instagram in italiano, inglese, spagnolo. E rilancia l'hashtag #gayfamily del Lazio Pride. Il neoministro di Famiglia e disabilità aveva detto: “Famiglie arcobaleno non esistono”

“Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile”. Così, con una frase in italiano, spagnolo e inglese, Tiziano Ferro ha risposto alle frasi sulle famiglie gay pronunciate dal neo ministro Lorenzo Fontana (CHI È). Il cantante, attraverso una storia su Instagram, ha anche rilanciato l'hashtag #gayfamily del Lazio Pride, in programma a Ostia il 14 luglio. “Le famiglie arcobaleno? Non esistono”, aveva detto il neotitolare del dicastero della Famiglia e disabilità.

Le frasi di Fontana

In diverse interviste, il leghista Fontana aveva spiegato come a suo parere sia importante incentivare le nascite, disincentivare gli aborti e sostenere la famiglia, che è - aveva aggiunto - “quella naturale”, mentre le famiglie arcobaleno “per la legge non esistono”. Frasi che ieri avevano subito suscitato molte polemiche. Tanto che era intervenuto anche il vicepremier, e leader della Lega, Matteo Salvini. “Fontana è libero di avere le sue idee”, ma “non sono priorità e non sono nel contratto di governo”, aveva detto. Aggiungendo che “unioni civili e aborto non sono leggi in discussione”.

La risposta di Tiziano Ferro

Oggi, attraverso i social, è arrivata anche la risposta di Tiziano Ferro. L'artista ha fatto coming out nel 2010 ed è stato promotore del Lazio Pride nel 2017. Nel 2015, durante un live, si è commosso raccontando la sua esperienza. “Tante persone non sanno cos'è l'omosessualità. L'amore è spesso vittima di persecuzione, bisogna parlare anche di questo”, aveva detto. I portavoce del Lazio Pride, Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly, in una nota hanno ringraziato il cantante e rilanciato “l'appello al presidente del Consiglio Conte e al vicepresidente Di Maio di procedere subito alla delega alle Pari opportunità”.

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