Padri separati in crisi e madri in difficoltà, i numeri in Italia
CronacaAl centro della settima puntata di Hashtag24 la situazione di quanti si separano e poi divorziano con figli contesi. Un contesto in cui si innestano le emergenze di ex mariti ed ex mogli che devono fare i conti con difficoltà personali, professionali ed economiche
Padri separati, ma prima di tutto, uomini succubi di una contestata applicazione della legge e spesso costretti ai margini della società a vivere in condizioni di bisogno di assistenza. E’ il ritratto che molti padri separati fanno di loro stessi, una situazione che coinvolge circa 4 milioni di italiani, 800 mila sulla soglia di povertà, mediamente di 48 anni. Dall’altra parte, ex mogli che si fanno carico di gestire la famiglia e si trovano senza una fonte di reddito con problemi personali e professionali. Una realtà drammatica che il più delle volte porta ad alimentare livore e meschinità tra coppie con un’influenza negativa sui figli e che vede gli ex costretti a farsi ospitare da amici, a vivere in macchina o a mangiare alle mense delle associazioni di volontariato e a provvedere al mantenimento dei figli con il solo proprio stipendio.
I dati Istat sullo scioglimento delle unioni
Ce lo dicono i dati. L’Istat ha evidenziato nel tempo una crescita sostenuta ma costante dello scioglimento delle unioni. Nel 2015 in seguito all’introduzione del divorzio breve si è registrato un forte aumento rispetto all’anno prima, con circa 82 mila divorzi ai quali si sommavano le oltre 92 mila coppie separate. Nel 2016 poi è arrivato l’ulteriore salto con 99 mila divorzi e 100 mila separazioni. A viaggiare parallelamente al distacco tra coniugi è la responsabilità per la condizione dei figli, che resta il punto cardine per gli ex coniugi al fine di scongiurare danni emotivi. Scenari che nel 2006, quando è stata introdotta la legge 54 che prevede l’affido condiviso dei figli, si sperava di scongiurare. E invece no.