Due giovani scialpinisti sono morti sull'Antelao, nelle Alpi bellunesi

Ancora una tragedia sulle Alpi. Dopo i sei morti – tra cui cinque italiani - sulle Alpi svizzere, altri due giovani scialpinisti hanno perso la vita sull'Antelao, nelle Alpi bellunesi. Appartenevano entrambi al Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Le vittime si chiamavano Enrico Frescura, 30 anni, del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, e Alessandro Marengon, 28 anni, del Soccorso alpino del Centro Cadore. Entrambi erano di Domegge di Cadore.

Sono scivolati nella parte conclusiva del Canale Oppel

I due amici stavano affrontando la parte conclusiva del Canale Oppel, quando sono scivolati entrambi, fermandosi ad alcune centinaia di metri sullo sbocco sottostante. A dare l'allarme, alle 8.30 circa, altri tre alpinisti che stavano risalendo il canale. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell'incidente. I due corpi sono stati recuperati con il verricello e poi trasportati in auto a Pieve di Cadore. "Il Soccorso alpino e speleologico Veneto – si legge in una nota – piange i suoi ragazzi e si stringe alle loro famiglie".

Sei morti sulle Alpi svizzere

Una tragedia che si aggiunge a quella avvenuta tra domenica e lunedì nella zona della Pigna d'Arolla, sulle Alpi svizzere. A perdere la vita sono state sei persone: cinque italiani e una donna di nazionalità bulgara. Facevano parte di un gruppo rimasto bloccato da una tempesta a 3.100 metri mentre percorreva il tragitto da Chamonix a Zermatt nel Canton Vallese.