Cosenza, pugni durante partita dei figli: daspo per due genitori

Cronaca
I due sono stati divisi da altri genitori presenti e da alcuni agenti delle volanti, intervenuti su richiesta di un collega non in servizio che ha assistito alla scena (archivio LaPresse)
Squadra_Mobile_Lapresse

Prima un'accesa discussione poi la lite durante un incontro del campionato Giovanissimi, che comprende ragazzi dai 12 ai 14 anni. La Questura: "Segnale forte". I due genitori non potranno accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per un anno

Vengono alle mani mentre i loro figli stanno disputando una partita di calcio: per questo motivo due genitori sono stati sanzionati con un anno di daspo dalla Questura di Cosenza.

I due genitori venuti alle mani

L'episodio risale a domenica 16 aprile. Sul terreno di gioco si affrontano i calciatori di Pro Cosenza e Marca; la partita è valida per il campionato regionale calabrese categoria Giovanissimi, quella che comprende ragazzini dai 12 ai 14 anni. Sugli spalti – come riportano le agenzie di stampa – i genitori di due dei giovani in campo cominciano a litigare e poi vengono alle mani, arrivando a prendersi a pugni. A dividerli ci pensano altri genitori presenti e alcuni agenti delle volanti, intervenuti su richiesta di un collega non in servizio che ha assistito alla scena.

Partita interrotta e daspo per entrambi

I calciatori, visibilmente scossi, hanno interrotto la partita per alcuni minuti durante la colluttazione. I due adulti coinvolti sono un 44enne di Cosenza e un 49enne di Rende, sempre nel Cosentino. Dopo essersi calmati, sono stati medicati nell'infermeria del campo e quindi identificati dalla polizia. A distanza di cinque giorni è arrivato il provvedimento deciso dal questore Giancarlo Conticchio: il daspo, che si tradurrà nel divieto per entrambi di accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive per un anno. "Si è ritenuto di dare un segnale forte per evitare il ripetersi di tali situazioni – spiegano dalla Questura – i genitori, che devono essere d'esempio, hanno avuto un comportamento non consono".  

Cronaca: i più letti