Massonerie d'Italia, tra storia e numeri di una tradizione

Cronaca

Francesca Smacchia

Le più importanti espressioni della Massoneria in Italia. Il tema è stato al centro della seconda puntata di Hashtag24

Hanno voluto come simbolo il cannocchiale di Galileo Galilei. Perché è uno strumento di conoscenza e perché riporta a tempi antichi in cui lo scienziato venne processato e costretto a rinnegare le proprie idee. Era il 1633. Oltre 380 anni dopo, il Grande Oriente d’Italia, la più importante delle massonerie italiane con 23mila iscritti, si è riunita a Rimini, dal 6 all’8 aprile, intorno al tema “Liberi di conoscere”. Al fine di interpretare la realtà del congresso, l’oggetto prediletto degli oltre 4mila fratelli affiliati è proprio quel cannocchiale che consente di guardare lontano e aprire a nuovi orizzonti del tempio massonico (il tema è stato al centro della seconda puntata di Hashtag24). 

Infiltrazioni denunciate dall’antimafia

Ed è lo stesso contesto che alcuni mesi fa è stato messo sotto scacco dalla relazione della Commissione parlamentare antimafia, che ha evidenziato “rilevate infiltrazioni delle cosche nelle logge”. Così si mescola il passato con il presente. Nel palazzo romano di San Macuto nel XVII secolo Galilei è stato messo alla sbarra e torturato dalla Santa Inquisizione cattolica per le sue idee copernicane. Oggi la stessa cornice ospita l’Antimafia e ha fatto da sfondo al processo alla massoneria. Un percorso dove resta ancora oggi scolpita la primavera del 1981, quando fu rinvenuto l’elenco degli appartenenti alla Loggia massonica P2 del venerabile Licio Gelli.

Molte le persone note tra gli iscritti

Nomi eccellenti ai vertici delle istituzioni, una pletora di parlamentari, magistrati, militari, imprenditori e giornalisti, simbolo di un potere occulto. Ma le polemiche non sono ancora finite. Ed è un fatto che l’Italia è sempre stata terra di massonerie. E i numeri raccontano storie di successi, a dispetto degli scandali: per le due obbedienze più frequentate, sono circa 23 mila gli affiliati in 853 logge del Grande Oriente d’Italia e 8 mila i fratelli muratori sparsi in 510 logge della Gran Loggia degli Alam.

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